e Maxi Lopez, quelli della prima ora. Prima ora del mercato del Napoli, che ad oggi si limita a sondaggi, opzioni al più. Mazzarri a Gazzetta tv si lascia prendere la mano: «A Napoli, sono certo, Balotelli esploderebbe». Suggestioni e null’altro per ora. Perchè il club azzurro ha una strategia diversa: punta alla crescita progressiva della squadra, a rinforzare un’ossatura preesistente, così da restare a ridosso (almeno come obiettivo iniziale) delle prime quattro squadre del campionato. Sarà pure impopolare, ma allo stato rispecchia fedelmente la realtà : la Champions non sarà obiettivo di stagione. Poi, può arrivare, certo.
Per poco il Napoli di Mazzarri non l’ha centrata già quest’anno. Ma la programmazione nuda e cruda non parte per il raggiungimento del quarto posto. Questione anche di conti. Centoventisei milioni di euro in due anni, un investimento che il club di Aurelio De Laurentiis non ha capitalizzato. Perchè qualche acquisto non ha reso secondo le aspettative, qualche altro ha vissuto una stagione di disagio e oggi vale meno di un anno fa. Tredici calciatori tornano a casa: ingaggi, i loro, che pure graveranno sul bilancio. Il ds Riccardo Bigon è alle prese con una situazione delicata, a lui completamente estranea (nel senso che si tratta di giocatori acquistati anni fa con contratti lunghi e onerosi) il cui riposizionamento si propone ogni fine stagione. Che fare? C’è un’unica strada da seguire per non restare poi col fiammifero acceso tra le mani: iniziare il mercato con la più assoluta oculatezza.
Andando a cercare un uomo per reparto, non lasciandosi travolgere dall’onda emozionale di una città che dopo il primo miracolo è già pronta a chiedere il secondo. E allora, Matri. Il target è quello: giocatore giovane, di talento. Ma non un campione da trenta milioni di euro. Maxi Lopez? Pure. Sebbene lo scafato dirigente del Catania, Pietro Lo Monaco, che lo ha preso a gennaio con spiccioli di euro, oggi voglia capitalizzare e ne chiede quasi ventimila. Con l’Atalanta c’è l’accordo per Guarente, anche il centrocampista è disponibile al trasferimento. Ma se poi resta Blasi (di ritorno dal prestito che dovrà affrontare. E sabato si siederà al tavolo con De Laurentiis e Bigon per «parlare chiaro». «Vorrei Pazzini o uno più forte», aveva detto De Laurentiis. Ma, allo stato, il target è un altro.
Nel portafogli, al massimo, venti milioni di euro per tre rinforzi. Senza considerare le variabili in uscita che possono eventualmente far fare cassa al club. Il difensore, il centrocampista e il bomber: la qualità non la fa solo il nome. E la scommessa del Napoli sarà proprio questa. Per ora si va in missione. C’è da fidarsi di un progetto. al Palermo) i tre o quattro milioni di euro, tutto sommato, possono essere risparmiati. O meglio utilizzati per altri. Settimana importante, questa. Bigon in missione top secret in Europa, Micheli volerà invece in Argentina. Questioni aperte in Sudamerica sia in uscita che in entrata. Datolo, Navarro pure rivendicano una maglia azzurra dopo essere stati «smistati» altrove. C’è la vicenda Contini da risolvere col Saragozza. Il colpo a sensazione, dunque, non dovrebbe far parte della nuova gestione del Napoli. Non foss’altro per il budget a disposizione: è molto inferiore rispetto a quelli degli anni scorsi. Certo, Mazzarri vuole garanzie per tre competizioni
Questi parlano di spendere meno della metà ...Maxi Lopez a 20mila Euro

...
