Diego Montuori: "Amo Napoli, ma scappo via"
Ha appena compiuto 18 anni ma le sue idee sono già chiare. Il suo futuro è ancora incerto ma Diego Montuori, giovane talentuoso attaccante del Napoli Beretti, vuole guardare subito avanti. 15 gol lo scorso campionato, 10 l’anno prima ma giocando solo il girone d’andata. Uno score di tutto rispetto, che però forse non gli darà la possibilità di avere un nuovo contratto con il Napoli. Ci risponde in maniera timida ed educata al telefono ma poi quando inizia a parlare, il giovanotto, è un fiume in piena. “Devo molto a Mister Cusano e a Mister Ciro Muro che mi ha fatto fare anche il capitano quest’anno. Napoli per me è una seconda maglia non solo quando sono sul campo ma anche quando guardo una partita amichevole degli azzurriâ€.
Perché il Napoli rischia di perderti ?
“Il mio rapporto con il Napoli non è stato mai dei migliori, già ai tempi degli allievi nazionali. In un momento particolare della mia vita, che tutti sapevano, nessuno è mai venuto vicino a me a dirmi ‘dai forza’, mai una pacca sulla spalla. Ora però non voglio pensarci, anche perché c’è chi mi è stato vicino in questi periodi e ringrazio la mia famiglia e alcuni grandi uomini di sport. Devo dire grazie a mister Cusano che ha fatto tanto per me dandomi anche degli insegnamenti tecnici e tattici importanti proprio come ha fatto Ciro Muro che mi ha responsabilizzato consegnandomi la fascia di capitano della formazione Berettiâ€.
Ma poi cosa è successo?
“Quel maledetto rigore con l’Atalanta sbagliato, da lì sono stato dimenticato, ho chiesto solo un contratto visto il mio curriculum e i gol che ho fatto. 10 gol il primo anno in una stagione dove ho giocato solo la seconda parte del torneo. Quest’anno 15 gol, diversi pali e traverse che potevano farmi entrare in doppia cifra. Da altri allenatori invece non ho ricevuto null’altro e ora credo che il mio rapporto con la società , che più amo, si stia per concludereâ€
Quindi?
“Chiederò lo svincolo. Sono deciso ormai. Il mio procuratore Vincenzo Pisacane sta lavorando per trovare la soluzione migliore e già ci sono diverse richieste soprattutto al nordâ€.
Ma se il Napoli ti dovesse richiamare?
“Io vivo per il Napoli, Napoli è una ragione di vita, io quando guardo una partita degli azzurri rischio di stare male. Io spero di non andare mai via, però se costretto lascierò questa maglia con la speranza di poter vestire la casacca azzurra e fare il mio esordio al San Paolo davanti alla mia gente. Io prima di tutto sono tifoso del Napoli. Sono forse anche più tifoso di mio padre e se Lavezzi e compagni non segnano in casa volano anche le sedie. Ricordo i pianti per le sconfitte ma anche la grande gioia per le vittorie. Non vado spesso allo stadio ma amo vedere del Napoli anche le partitelle amichevoli e lo ripeto quella maglia per me è una seconda pelleâ€.
Questo è più mercenario del padre
