Un uomo scopre che la moglie, instabile mentalmente lo tradisce con due amanti : uno è un uomo maturo mentre l'altro è un mostro auto-rigenerante con tanto di tentacoli...Inizia come il classico cinema da camera europeo, quello pomposo e pedante che vorrebbe essere intellettuale a forza...una coppia borghese e benestante in crisi sentimentale, che ovviamente urla, strepita e accusa l'altro a vicenda, il tutto accompagnato da pianti e silenzi assordanti che si alternano a vicenda. Ma per fortuna questa "calma apparente" serve da preludio, ad una vicenda molto più complessa che si trasforma in una follia collettiva...il melodramma inizia a far posto ad una storia molto più cupa e malsana, le ossessioni di un uomo e gli incubi di una donna, fanno sfociare il tutto nel grand guignol più estremo, tra corpi massacrati, teste mozzate conservate in frigorifero e atti sessuali disturbanti.
Fa da cornice una Berlino spettrale e semi-deserta, ripresa in esterno quasi sempre con lunghi piani sequenza, divisa tra complessi residenziali ultramoderni e futuristici, e palazzoni antichi e inquietanti, che rimarcano il contrasto tra due opposti sempre presente nel film.
Il rapporto carne-sesso-morte qui è portato all'estreme conseguenze, che fa quasi sembrare il primo Cronenberg di Brood e Il demone sotto la pelle, qualcosa per ragazzini brufolosi...tra l'altro la vicenda del mostro auto-rigenerante grazie al sangue e al sesso, sarà poi ripresa da Cliver Barker per il suo Hellraiser (a mio avviso uno dei migliori horror degli anni '80). Bravissima come sempre la Adjani, quando c'è da interpretare i ruoli di donna bella, fragile ma decisamente schizofrenica (la scena onirica nella metropolitana è qualcosa di completamente folle, sia a livello attoriale che registico...), ma anche lo stesso Sam Neill non è da meno...peccato solo per il finale troppo "apocalittico" e quasi privo di logica, ma d'altronde in un film del genere cercare la linearità della logica era quasi impossibile...
***1/2 ci stanno tutte.