Autore Topic: Intervista al tifoso accoltellato  (Letto 7862 volte)  Share 

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Offline Boston George

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #40 il: 23 Aprile, 2010, 16:32:12 pm »
cvd


Proseguiamo con un po' di sana polemica, precisando sin da subito che quanto accaduto a questo ragazzo è fuori da ogni logica:
"Bella Lorè,te  mando l' intervista al ragazzo accoltellato alla gola al derby.... http://freedomlibertadiparola.blogspot.com/2010/04/la-surreale-intervista-al-tifoso.html
Io lo conosco,però al massimo me ce saluto,abita in zona mia,però ad amici miei che lo conoscono bene ha detto che la maggior parte sò cazzate,ha riportato un 10% di ciò che ha detto realmente....Solo la riluttanza all intervista,e la cosa della sensi me pare.... Un saluto Lorè! Mattew"
Il ragazzo mi ha contattato. Ovviamente rettificando quanto ha scritto alessandro catapano che, non so a che proposito, gli avrebbe anche detto che il sottoscritto "gli passerebbe sopra con la macchina".
Forse non ha capito con chi ha a che fare.
A me di alessandro catapano non importa nulla.
Detesto i giornalisti che creano, questo è vero.
Ma io passo loro sopra con le parole e i ragionamenti, non con la macchina.
La mia cinta è giuridica, non di cuoio.
Senza generalizzare.... ci sono molti giornalisti bravi e competenti: "Dagli inizi la stampa fu la nostra costante compagna, frettolosi scribacchini o cameraman dedicato. Nei giorni prima delle telecamere portatili, le uniche testimonianze dell'azione erano gli scatti in bianco e nero che decoravano prima tutti i giornali della domenica, e successivamente i muri delle nostre camere. In quei giorni essere arrestati era qualcosa di cui riderne al pub. Follia e amarezze ne facevano parte, ma noi c'eravamo dentro e ci divertivamo. A volte li deridevamo. A loro servivamo, ma a noi loro non servivano, se non per pompare ancor di più il nostro ego. Alcuni dei ragazzi ai giornalisti li odiavano proprio, e coglievano ogni opportunità  per dargli una botta appena si presentava l'occasione. Nella maggior parte dei casi la stampa era onnipresente, proprio come i topi stanno sempre intorno agli esseri umani. Non importava cosa avessi fatto, loro non se ne andavano mai. Ma non impararono mai niente di sostanziale, perche tutto quello che riuscivano a scrivere erano solo titoloni. "Gliele abbiamo suonate", "Li abbiamo fatti scappare", o "Siamo i più duri". Erano discorsi da cortile della ricreazione alle elementari, e ogni settimana ne sparavano di talmente grosse che nessuno avrebbe immaginato cos'altro sarebbero riusciti ad inventarsi.  Ci resero famosi, ma nessuno di questi giornalisti o fotografi fece carriera o diventò famoso". (CHELSEA HEADHUNTERS, Colin Ward e Chris "Chubby" Henderson).
Qualcuno potrebbe dire: ma tu citi "Chelsea Headhunters", mentre io il Sole 24 ore? La risposta è SI.
Dunque, il giornalista è entrato, non invitato, nella stanza di ospedale di Maximiliano, cercando di avere dichiarazioni e facendo qualche domanda di circostanza che il ragazzo non avrebbe certo immaginato finisse in una "intervista":

Ecco cosa è vero e cosa è falsamente suggestivo della "intervista" di chi sembra voler imitare, nel 2010, altri giornalisti celebri come Paolo Berizzi:
Maximiliano, tu sei il sopravvissuto di una notte di follia. Hai avuto paura di morire?
«Sì, per qualche minuto. Ma me la sono cavata».
Domanda mai fatta.
Cosa ricordi di quei momenti?
«Tutto, sono rimasto cosciente».
Risposta corretta.
Sei stato aggredito alle spalle, quanti erano?
«Non lo so, non li ho visti, è stato un attimo».
Risposta vera: "Non ho visto nessuno".
Cosa pensi dei tuoi aggressori?
Niente, che devo pensare?
Risposta vera: "Che devo pensà ?" (che cambia del tutto il senso della risposta scritta invece dal giornalista)
Potevano ucciderti...
«Allora? Dovrei dire che sono infami, pezzi di merda? No, allo stadio le coltellate si prendono e si portano a casa».
Risposta vera: "E' inutile dire che sono infami, ormai il taglio c'è, è inutile insultare i miei aggressori"
Perché ti trovavi a Ponte Milvio, in mezzo agli scontri?
«E lo vengo a dire a te».
Risposta vera: "Non ti rispondo".
Allo stadio ci tornerai?
«Certo, perché non dovrei?».
Domanda mai fatta.
Perché è stato un derby tanto violento? Non avevate firmato un patto di non belligeranza?
«Sei poco informato».
Risposta corretta: "Se se so' menati, evidentemente sei poco informato", che cambia tutto il senso della frase.
Il problema è con il gruppo laziale «In basso a destra»?
«Questo lo dici tu».
Risposta corretta: "In basso a destra, in basso a sinsitra, ma che ne so' io?.
Ma tu appartieni a qualche gruppo?
«La conversazione è finita»
Risposta corretta: "te ne puoi pure annà ".
Tanto per la precisione....

SpamMattia

Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #41 il: 23 Aprile, 2010, 16:45:06 pm »
ma veramente vogliamo paragonare le nostre schifezze di ultras con quelli inglesi :sbav:?

Offline Boston George

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #42 il: 23 Aprile, 2010, 16:48:30 pm »
ma veramente vogliamo paragonare le nostre schifezze di ultras con quelli inglesi :sbav:?
:sisi:

SpamMattia

Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #43 il: 23 Aprile, 2010, 16:49:56 pm »
:sisi:
gli ultrà  inglesi non si fanno vietare le trasferte dalle mogli :rotfl:

Offline Boston George

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #44 il: 23 Aprile, 2010, 16:55:17 pm »
gli ultrà  inglesi non si fanno vietare le trasferte dalle mogli :rotfl:
:sospetto:

AyeyeBrazov

Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #45 il: 24 Aprile, 2010, 00:48:08 am »
gli ultrà  inglesi non si fanno vietare le trasferte dalle mogli :rotfl:
:cazzimm: :cazzimm:

Offline Sam Ent

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #46 il: 24 Aprile, 2010, 10:24:36 am »
come dice Niko, ognuno è padrone della propria vita e può farci il cazzo che gli pare. Però, e qui il "però" è grande quanto una casa, lo facesse altrove il cazzo che gli pare.
Perchè allo stadio? Perchè in mezzo alla gente che non se ne frega un emerito cazzo di ideologie,mentalità  e tante altre menate o pseudo-tali?
C'è questo desiderio di portare avanti un ideale? Stabben, chi vuole fare il fight club, lo faccia in privato, nei boschi, come fanno nel nord europa, isolato da un evento altamente catalizzante come una partita di calcio.
Porca puttana, in quell'intervista, a parte per la Sensi, non ho sentito un accenno al CALCIO. E che cazz, qui non siamo tutti verginelli chirichetti, ma il calcio è uno svago, dovrebbe portare famiglie allo stadio. Non predico un "we are the world" domenicale di massa o un evento teatrale radical-chic, però, che cazz, a tutto c'è un limite.
E poi il concetto di "palle"...bah...io sono sempre stato convinto che il confine tra coraggio e stupidità  , per alcuni individui, sia più sottile di quanto essi stessi vogliano far credere.
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

bender89

Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #47 il: 24 Aprile, 2010, 10:32:58 am »
come dice Niko, ognuno è padrone della propria vita e può farci il cazzo che gli pare. Però, e qui il "però" è grande quanto una casa, lo facesse altrove il cazzo che gli pare.
Perchè allo stadio? Perchè in mezzo alla gente che non se ne frega un emerito cazzo di ideologie,mentalità  e tante altre menate o pseudo-tali?
C'è questo desiderio di portare avanti un ideale? Stabben, chi vuole fare il fight club, lo faccia in privato, nei boschi, come fanno nel nord europa, isolato da un evento altamente catalizzante come una partita di calcio.
Porca puttana, in quell'intervista, a parte per la Sensi, non ho sentito un accenno al CALCIO. E che cazz, qui non siamo tutti verginelli chirichetti, ma il calcio è uno svago, dovrebbe portare famiglie allo stadio. Non predico un "we are the world" domenicale di massa o un evento teatrale radical-chic, però, che cazz, a tutto c'è un limite.
E poi il concetto di "palle"...bah...io sono sempre stato convinto che il confine tra coraggio e stupidità  , per alcuni individui, sia più sottile di quanto essi stessi vogliano far credere.

Ma si può tranquillamente giungere a conclusioni più estreme delle due, qua sforiamo il limite della legalità . Io poi non posso manco arrivare a concepire il concetto di "ideale" a cui si fa riferimento, perchè la violenza gratuita non è un'ideale. Qua non parliamo di codici comportamentali condivisi perchè funzionali a qualcosa. L'unico scopo e azzoppare la gente. Praticamente ci sta gente che approfitta del calcio (Rocco dice che non è uno sport, chiamatelo arte, intrettenimento o come più vi aggrada) per sfogare frustrazioni da uomo primitivo. E nelle società  civili non si campa così.
Se la domenica ti piace uscire a giocare al piccolo giustiziere io ti auguro di restarci secco, con una valanga di chitastramuort a carico, non fosse altro che queste inenarrabili teste di minchia ledono pure la gente normale, quella che paga per guardarsi 'na vrenzola di partita e tornarsene a casa. Il che non è un concetto da we are the world o da chierichetto. A me non mi devono venire a bruciare la macchina o devastare strade, questure o qualsivoglia posto MIO, per sbiribizzi personali da apprendisti criminali. Tra l'altro sono pure codardi come i conigli 'sti figli di puttana, si improvvisano tuost solo la domenica in mezzo alle folle e con la faccia coperta.

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #48 il: 24 Aprile, 2010, 10:35:22 am »
e chi non saltaaa è giornalistaaaaaaa
ohohohohohoho
e chi non saltaaaaa è giornalistaaaaaaa
ohohohohoho

:look:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline Sam Ent

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #49 il: 24 Aprile, 2010, 10:38:31 am »
e chi non saltaaa è giornalistaaaaaaa
ohohohohohoho
e chi non saltaaaaa è giornalistaaaaaaa
ohohohohoho

:look:
:rofl: :rofl: :rofl: ma quant si..... giornalist... :look: :look: :look:
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline Il professore di Vesuviano

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Re:Intervista al tifoso accoltellato
« Risposta #50 il: 24 Aprile, 2010, 11:33:30 am »
ma che doveva dire questo ragazzo? che chi lo accoltellato è cattivo e va punito??? ma insomma.......se uno decide di scommarsi di sangue con altre persone, sia ora un eroe o un cazzone, è una persona che ha scelto volontariamente di rischiare di finire all'ospedale

assafa' ........
Ultras allo stadio come nella vita!