cvd
Proseguiamo con un po' di sana polemica, precisando sin da subito che quanto accaduto a questo ragazzo è fuori da ogni logica:
"Bella Lorè,te mando l' intervista al ragazzo accoltellato alla gola al derby....
http://freedomlibertadiparola.blogspot.com/2010/04/la-surreale-intervista-al-tifoso.html Io lo conosco,però al massimo me ce saluto,abita in zona mia,però ad amici miei che lo conoscono bene ha detto che la maggior parte sò cazzate,ha riportato un 10% di ciò che ha detto realmente....Solo la riluttanza all intervista,e la cosa della sensi me pare.... Un saluto Lorè! Mattew"
Il ragazzo mi ha contattato. Ovviamente rettificando quanto ha scritto alessandro catapano che, non so a che proposito, gli avrebbe anche detto che il sottoscritto "gli passerebbe sopra con la macchina".
Forse non ha capito con chi ha a che fare.
A me di alessandro catapano non importa nulla.
Detesto i giornalisti che creano, questo è vero.
Ma io passo loro sopra con le parole e i ragionamenti, non con la macchina.
La mia cinta è giuridica, non di cuoio.
Senza generalizzare.... ci sono molti giornalisti bravi e competenti: "Dagli inizi la stampa fu la nostra costante compagna, frettolosi scribacchini o cameraman dedicato. Nei giorni prima delle telecamere portatili, le uniche testimonianze dell'azione erano gli scatti in bianco e nero che decoravano prima tutti i giornali della domenica, e successivamente i muri delle nostre camere. In quei giorni essere arrestati era qualcosa di cui riderne al pub. Follia e amarezze ne facevano parte, ma noi c'eravamo dentro e ci divertivamo. A volte li deridevamo. A loro servivamo, ma a noi loro non servivano, se non per pompare ancor di più il nostro ego. Alcuni dei ragazzi ai giornalisti li odiavano proprio, e coglievano ogni opportunità per dargli una botta appena si presentava l'occasione. Nella maggior parte dei casi la stampa era onnipresente, proprio come i topi stanno sempre intorno agli esseri umani. Non importava cosa avessi fatto, loro non se ne andavano mai. Ma non impararono mai niente di sostanziale, perche tutto quello che riuscivano a scrivere erano solo titoloni. "Gliele abbiamo suonate", "Li abbiamo fatti scappare", o "Siamo i più duri". Erano discorsi da cortile della ricreazione alle elementari, e ogni settimana ne sparavano di talmente grosse che nessuno avrebbe immaginato cos'altro sarebbero riusciti ad inventarsi. Ci resero famosi, ma nessuno di questi giornalisti o fotografi fece carriera o diventò famoso". (CHELSEA HEADHUNTERS, Colin Ward e Chris "Chubby" Henderson).
Qualcuno potrebbe dire: ma tu citi "Chelsea Headhunters", mentre io il Sole 24 ore? La risposta è SI.
Dunque, il giornalista è entrato, non invitato, nella stanza di ospedale di Maximiliano, cercando di avere dichiarazioni e facendo qualche domanda di circostanza che il ragazzo non avrebbe certo immaginato finisse in una "intervista":
Ecco cosa è vero e cosa è falsamente suggestivo della "intervista" di chi sembra voler imitare, nel 2010, altri giornalisti celebri come Paolo Berizzi:
Maximiliano, tu sei il sopravvissuto di una notte di follia. Hai avuto paura di morire?
«Sì, per qualche minuto. Ma me la sono cavata».
Domanda mai fatta.
Cosa ricordi di quei momenti?
«Tutto, sono rimasto cosciente».
Risposta corretta.
Sei stato aggredito alle spalle, quanti erano?
«Non lo so, non li ho visti, è stato un attimo».
Risposta vera: "Non ho visto nessuno".
Cosa pensi dei tuoi aggressori?
Niente, che devo pensare?
Risposta vera: "Che devo pensà ?" (che cambia del tutto il senso della risposta scritta invece dal giornalista)
Potevano ucciderti...
«Allora? Dovrei dire che sono infami, pezzi di merda? No, allo stadio le coltellate si prendono e si portano a casa».
Risposta vera: "E' inutile dire che sono infami, ormai il taglio c'è, è inutile insultare i miei aggressori"
Perché ti trovavi a Ponte Milvio, in mezzo agli scontri?
«E lo vengo a dire a te».
Risposta vera: "Non ti rispondo".
Allo stadio ci tornerai?
«Certo, perché non dovrei?».
Domanda mai fatta.
Perché è stato un derby tanto violento? Non avevate firmato un patto di non belligeranza?
«Sei poco informato».
Risposta corretta: "Se se so' menati, evidentemente sei poco informato", che cambia tutto il senso della frase.
Il problema è con il gruppo laziale «In basso a destra»?
«Questo lo dici tu».
Risposta corretta: "In basso a destra, in basso a sinsitra, ma che ne so' io?.
Ma tu appartieni a qualche gruppo?
«La conversazione è finita»
Risposta corretta: "te ne puoi pure annà ".
Tanto per la precisione....