Io ad una cosa penso sempre da un bel pò, ed è il fatto che se guardiamo gli ultimi dieci anni, la differenza a livello qualitativo tra serie tv e cinema americano, non possiamo far altro che notare il distacco mortificante in favore dei prodotti destinati al piccolo schermo. Mentre il cinema americano mainstream è decisamente morto a livello di idee, visto che non fa altro da anni a riciclare vecchie idee già portate sullo schermo diverse volte o pseudo porcherie spacciate per chissà quale evento, basti pensare già al fatto all'assurdo fatto di fare remake per ogni cazzo, solo nel 2012 sono previsti i remake di Cane di paglia e Killer Elite di Peckinpah, La Cosa, Il giustiziere della notte, La casa, Atto di forza, e perfino Corto circuito e Highlander, una roba a dir poco schifosa, dove non c'è un film tra questi citati che se ne sente il bisogno di vedere questa nuova versione.
Invece il piccolo schermo continua sempre a sfornare prodotti, dalla trama accattivante, con dialoghi superiori nella media a qualsiasi prodotto cinematografico. Ne abbiamo visto la prova con i sopracitati I Soprano, ma anche con The Wire, Boardwalk Empire, The Shield, la gestione dei dialoghi è superiore a qualsiasi altra cacata cinematografica degli ultimi anni.
Il livello qualitativo per le serie tv si è innalzato parecchio dai tempi di X Files (1993), che ha segnato una generazione ed è stata la prima serie ad avere un'enorme rilevanza a livello mediatico, cosa che solo i film riuscivano a fare all'epoca con battage pubblicitari consistenti al lancio, première, interviste e quant'altro. Non è stato nemmeno un caso isolato. Ha fatto da apripista a nuove produzioni, perché sempre nel 1993 usciva NYPD, serie poliziesca statunitense che rivoluzionò non tanto il genere (moltissimo deve a Hill Street Giorno e Notte), quanto il modo di essere concepita, con stacchi netti di telecamere, che davano a NYPD un'immediatezza sconosciuta alla serie tv di allora (vedi la compassata Law and Order), espediente di regia che poi è stato perfezionato da "24". Nel 1994 poi uscirono Friends e E.R e il fenomeno delle serie tv esplose definitivamente negli Stati Uniti. Non si poteva ancora parlare di qualità superiore alle produzioni holliwoodiane, ma sicuramente a un pareggio si era arrivati: finalmente grazie ai cosiddetti caratteristi, a gente dal volto umano, le serie tv riuscirono là dove i film fallirono. Riuscirono a proporre, a raccontare la quotidianità al grande pubblico attraverso le vicende di anti eroi, cosa che un film raramente riesce a fare. Ricordo bene che allora le star di Hollywood erano parecchio risentite del fatto che attori sconosciuti, di importanza secondaria o terz'ordine, potessero rubare loro i riflettori. Solo in un secondo momento si resero conto che la propria carriera avrebbe potuto giovarne parecchio, facendo comparsate pagate a caro prezzo nelle maggiori produzioni seriali, perché ancora c'era nei confronti dei divi e delle dive una certa deferenza e loro giustamente ne approfittarono.
Tutto ciò in America è avvenuto in netto anticipo rispetto a noi, perché purtroppo all'epoca NYPD lo davano a notte tarda, X Files per miracolo ottenne successo, nonostante la trasmettessero alle 23 (le prime due stagioni) e naturalmente queste serie arrivarono in ritardo,mentre solo Friends ebbe un successo prima di nicchia, poi clamoroso in Italia.
Queste quattro serie (X Files, NYPD, E.R. e Friends) senza dubbio hanno spinto i grandi network nazionali americani a interrogarsi a fondo sulla qualità delle proprie produzioni e di conseguenza a investire pesantemente in serie tv, che in passato hanno sempre avuto successo, basti pensare ai Jefferson, ad Arnold, ai Robinson, a Supercar, a E Team e via dicendo, ma che a livello qualitativo (con l'eccezione di Miami Vice) erano prodotti di medio/bassa qualità. Poi sul finire degli anni novanta, con l'affermazione definitiva di network via cavo specializzati in serie tv (vedi Hbo) e con l'ampliamento dei generi da dare in pasto al pubblico c'è stata la seconda ondata: Ally McBeal, I Soprano e West Wing, che hanno fatto incetta di Emmy e consolidato questa situazione non più di sudditanza dei serial rispetto ai film.
Così come una serie di fantascienza (X Files) è stata la capofila di questa rivoluzione, allo stesso modo il sorpasso qualitativo delle produzioni seriali a scapito di quelle cinematografiche lo ha fatto compiere un'altra serie di fantascienza: Lost nel 2004. In verità con The Wire (2002) questo accadde già due anni prima, ma The Wire, seppur magnifica, rimase sempre una serie di nicchia, mentre Lost anche mediaticamente ottenne un successo clamoroso. Da lì in poi le serie tv, quelle in onda e a venire, di nicchia o di successo (Dottor House e Arrested Development, tanto per citarne una di successo e un'altra di nicchia), sono riuscite a superare Holliwood e non solo: diversi attori di Holliwood hanno scelto di confrontarsi non più in comparsate, ma in veri e propri ruoli nell'arco di più stagioni in serie tv dopo che Martin Sheen aprì loro la strada in West Wing. Serie come C.S.I., Battlestar Galactica, Deadwood, True Blood, In Treatment, Boardwalk Empire, The Office, The Borgias, The Walking Dead, 30 Rock, Game of Thrones stanno a testimoniare questa situazione di netto vantaggio. Una serie tv come Mad Men (il produttore, Matthew Wiener è l'ideatore dei Soprano e il network è Amc, altro colosso al pari di Hbo),uscita nel 2007, è l'esempio più chiaro e lampante di come una singola puntata di questa serie valga più dei dollari/euro spesi per vedersi una produzione holliwoodiana.
Concludo dicendo che l'industria di Holliwood è veramente sempre più in crisi. Ora si sono inventati il 3d, ma è una tecnologia che non ne attenuerà la caduta libera che sta avendo. Il dato su cui riflettere è che l'industria videoludica ha superato quella di Holliwood, notizia sconosciuta ai più. Si vendono più giochi che film e qui a mio avviso avverrà la nuova rivoluzione dopo quella seriale. Le produzioni videoludiche già adesso, seppur in rarissimi casi, si sono messe in pari qualitativamente rispetto ai film. Penso a Bioshock, alla saga di Mass Effect (anche qui si parla di fantascienza) e vedo titoli capaci per storylines, narrazione e impatto di poter tranquillamente rivaleggiare con buona parte delle produzioni di Los Angeles e dintorni e questo è solo l'inizio.