Fabbri è peggio che fascio, è proprio nazista nel senso stretto, solo che lo è senza la sovrastruttura macchiettistica di quelli che vanno ai raduni a Predappio e questo lo rende più sottile ma non meno coglione.
Poi tiene una eloquenza particolarmente efficace che fa sembrare quello che dice "illuminante" ma fondamentalmente parla di razze e relative caratteristiche intrinseche, parla di guerra come fine ultimo di un popolo e anzi chi non la persegue è un debole destinato ad estinguersi, parla di predestinazione dei popoli.
Ad esempio: gli americani non sono un popolo (a riprova di ciò lui dice che infatti non hanno un nome) anzi sono in realtà sassoni che si sono staccati dalla madrepatria che poi hanno importato gli "scottish irish" che sarebbero irlandesi cattolici - i quali sono dei tagliagole - per sterminare i nativi americani. Dopodiché hanno importato i tedeschi per la loro operosità e li hanno schiaffati nelle regioni dei grandi laghi che infatti è la regione più produttiva USA; dopodiché li hanno trasformati in una razza di mare (lui dice "talassocratica") addestrandoli però sui laghi perché per trasformare una razza di terra in razza di mare il passaggio deve essere graduale.
Vedi video "la geopolitica dell'acqua".
Ah poi ovviamente afferma anche che i popoli che non perseguono la guerra sono deboli (lui dice "sono usciti dalla storia illudendosi che la storia sia finita").
L'ansia retorica e permeara da un misticismo e antirazionalismo inquietanti; la "geopolitica dei popoli" non si studia con i numeri, i dati, i fatti. Questo è un modo debole di vedere la Storia.
E quindi come si fa? E boh, lo sa lui ti devi fidare e basta.
Tutto questo, si capisce, è l'anticamera per la retorica nazista.
Ah lo sapete in cosa è laureato Dario Fabbri? In niente proprio, ha abbandonato gli studi (tra l'altro studiava alla LUISS quindi si capisce di che estrazione sociale sia).
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