Non ricordo neanche la consistenza della cacata o meglio della sciorda che mi colpì, ma fu indubbiamente una delle esperienze più traumatiche e paurose che subì nella mia vita. Diversi anni orsono era il periodo di Natale, e dovete sapere che per alcuni anni in quel periodo insieme ad Amonapoli facevamo i fattorini presso l'Enoteca Partenopea al Viale Augusto, dovevamo consegnare i pacchi ed i cesti regalo in giro per Napoli. Quell'anno io già lavoravo e quindi non potè più lavorare con loro, però un giorno ero di festa a lavoro e così sostituì proprio Amonapoli che non ricordo perchè non andò a lavoro. Il mio compagno di lavoro era sempre un nostro amico che mi aveva sostituito quell'anno, Peppino il pitturiello.
Erano più o meno le 9,30-10 del mattino, avevamo da poco iniziato il giro e ci stavamo ad accingere a consegnare un pacco regalo alla fine del Corso Vittorio Emanuele zona Mergellina. Ci fermiamo con l'auto e prendo il pacco e mi incammino verso il palazzo della signora, quando all'improvviso inizio ad avvertire dei disturbi all'apparato gastrointestinale....penso tra me e me "vabbè cerco di fare un pirito che tutto passa", ma niente anzi i dolori si fanno ancora più forti e ripenso "vabbè faccio la consegna e poi chiedo a Peppino di passare per casa mia perchè devo cacare"....ma mentre sono quasi arrivato al portone della signora l'incubo diventa realtà e stavolta tra me e me sentenzio in maniera definitiva "mannaccia a morte infame je me sto cacann proprio sotto...mamm ro carmene che male e panza fuje fuje!!!" . Con un passo decisamente svelto e strano ai limiti dell'ambiguo, torno indietro col pacco in mano e m'incammino verso la macchina di Peppino il pitturiello, al che come mi vede lui che non è mai stato un pezzo di sveltezza e scaltrezza mi dice "Ma che è ?? A signora nun ce steve..." il che io rispondo "Peppì nun ce rompere 'o cazz tu e a signora, fuje a casa mia ca me sto cacann sotto!!". Lui inizia a ridere e mi fa la fatidica domanda da cazzone "Ma come ti stai cacann sotto ??"...al che io suppliziato da dolori lancinanti e dalla classica sciorda a punt e cultiello gli rispondo "Peppì fa ampressa ca si no te rimango 'o regalino int a machina...". A questo punto Peppino il pitturiello da che sghignazzava inizia a fare espressioni di terrore, perchè capta che la situazione è grave ed il pericolo veramente forte....
Io veramente sto male, cerco di non pensarci ma ad ogni fosso e fermata il pericolo merda assale il mio corpo....ad un certo punto dico "Peppì mi dispiace ma io non ce la faccio...se non caco subito penso di schiattare di sciorda...", mi sponto anche il pantalone sono veramente deciso a cacare in macchina sul seggiolino, mai come in quell'occasione non ho escluso la possibilità di cacarmi sotto...e che figure e merde ci sta proprio tutta!!!
Peppino sfodera una prestazione da nucleo radiomobile ed inizia a correre come un fuorilegge, rischiando di investire anche una corpulenta donna con tutta la spesa di Natale che ci bestemmia i morti fino al 2015, roba che se in quel momento ci fermava la polizia o i vigili, giuro che cacavo per strada davanti a loro...quando mi vede con il pantalone spuntato e con una mimica facciale di sofferenza, combattutto tra il mantenermi e l'arrendermi grida "NOOOOOO NOOOOOOO...NUN PUO' CACA' INT A MACHINA...ME INGUAI COMM FACIMM POI ?? RESISTI CHE SIMM ARRIVATI!!!", ed io lancio qualche verso monosillabico "nooo nun cia facc chiù...aggia cacà "....Ma finalmente con nell'arco di pochi secondi arrivo fuori casa mia....mi sembra quasi una liberazione penso a Cristoforo Colombo quando sbarcò in America...manco a fare apposta ce mio padre giù al palazzo che sta aprendo il portone, come mi vede uscire dall'auto e correre come un forsennato, tra lo il serio ed il faceto dice "Guagliò evut na mosse e viscere eh...se vere...curre curre" e bussa a mia madre dicendo di aprire la porta perchè mi sto cacando sotto....
Come una furia entro in casa e mi sbatto nel cesso, cacciando una malefica sciorda che esordisce evacuando dal mio corpo, con dei rumori decisamente fragorosi. Ma non potete immaginare come fu bello sedersi sul cesso quella volta, perchè passai veramente i 5 minuti più brutti della mia vita.