Ti sbagli. La penso anch'io 'sta cosa, ia dissi più volte pure in passato, ma l'errore resta. Non è facile disfarsi di quello che a torto o ragione era un simbolo a Napoli. Io l'avrei fatto, perché Cannavaro non mi ha mai convinto in questi anni e perché il salto di qualità in passato doveva essere fatto nel suo ruolo specifico, invece di tenercelo per anni come difensore di punta e la stessa cosa la pensavo di Lavezzi che, fosse stato per me, avrei tranquillamente ceduto ai tempi dell'sms di Liverpool, prendendomi Pandev all'epoca, nonché di Gargano: calciatori che incidono nella squadra, ma che non ne alzano affatto il livello di competitività e noi in quei ruoli cardine dovevamo migliorarci e pure parecchio. invece si sono creati i fan club e si è finito per idolatrare calciatori di buon livello ma niente di eccezionale calcisticamente. Mo' due di questi, Gargano e Lavezzi, non ci stanno più per fortuna. Mi auguro che il terzo faccia la valigia e che il suo posto venga preso da un calciatore di livello come accaduto per Lavezzi, sostituito da Pandev prima e Mertens e Insigne poi, come accaduto per Gargano sostituito da Behrami.
La società ha commesso un errore di eccessiva generosità nei suoi confronti, comprensibile per il motivo sopraccitato, ma non accettabile. Non è stata coraggiosa nel disfarsi di lui e ha sottovalutato il pericolo, questo è il vero grave errore che ha fatto al di là di difesa a 3 o a 4, di tenersi in squadra uno che ha sempre avuto il posto da titolare assicurato, senza essere mai stato messo realmente in discussione in questi ultimi anni, a causa di sostituti ridicoli che non creavano una reale competizione nel suo ruolo. Evidentemente hanno preferito non procedere a una rivoluzione ancor più pesante della rosa, già ampiamente ribaltata quest'estate, cedendo, a torto, l'unico calciatore rimasto dalla promozione in serie B.
Hanno sottovalutato il fatto che questo, quando in passato è stato messo in discussione negli anni di Reja e Donadoni non è mai stato in grado di rialzarsi immediatamente, ma è rimasto a terra, perché caratterialmente senza coglioni.
Il discorso devi articolarlo su due piani: il primo puramente tecnico, il secondo societario.
Quando tu compri o rinnovi il contratto ad un giocatore lo fai armonizzando le richieste del tecnico di turno con quelle della società.
Ora, io concordo totalmente con l'analisi che fai delle qualità (?) di Cannavaro (pure su Lavezzi), ma prendi per esempio la gestione Mazzarri: Cannavaro rientrava nei titolarissimi, figure mitologiche capaci di giocare da morte o da semivive
co' ippotere delle infiltrazioni.
Questo non ha permesso, mai, manco per sbaglio, di provare a migliorare strutturalmente il reparto centrali.
Questo però è un limite che compete all'amato
miraholaio magico, alla sua gestione tecnica, non alla società.
Società che, alla fine della gestione mazzarriana, si è trovata alcuni casi (umani?) e cioè una serie di mamozi: da Donadel a Dossena e Gargano che ha,
stuort' o muort', dovuto sistemare in altri loci.
E poi s'è ritrovata Cannavaro, ma Cannavaro non puoi trattarlo come un Donadel, perché pur essendo oggettivamente scarso (in una difesa a quattro) e marcando con i tatuaggi, ha una storia che lo lega a questa squadra.
Una società seria questa cosa deve tenerla in considerazione perché in fondo, soprattutto a Napoli, viviamo il calcio in maniera viscerale e assolutamente irrazionale.
Qui c'è gente che ha sentito il bisogno di contestare brutalmente pure le
cirlider, che saranno pure una cafonata agghiacciante assieme alla mimetica e all'inno alla
ggioia, ma sono iniziative pubblicitarie e come tali andrebbero prese (Forgione guardami).
Se questi fanno casino per iniziative pubblicitarie cosa avrebbero fatto per la
messa al bando del capitano?
Avresti reso più difficile anche il lavoro di Benitez in un clima non piacevole.
E quindi ho trovato una scelta saggia dimostrare di apprezzare un certo attaccamento, ma anche un po' cinica se vuoi, perché alla fine hai dato modo a Benitez di palesare tutti i limiti del
guaglione giustificando (ed alleggerendo la posizione della società rispetto alla piazza) in vista della cessione.
In questi casi più che il coraggio, secondo me, va' privilegiata la forma

Mo' però mi hai fatto assumere questo alone di serietà che non mi si addice
