Io non amo Tarantino. L'ho amato in gioventù, quando Pulp Fiction era un cult, e non voglio rinnegarlo. Trovo infatti che Pulp Fiction sia un film di un certo livello. Anche le Iene, che ne sembra quasi una prova generale. Gli altri non mi piacciono, a partire da Kill Bill che è inferiore a un film di Bud Spencer, a parer mio. Invece nei Bastardi Quentin ritrova un po' di verve. E' lontano ancora dal suo capolavoro, ma crea qualcosa di diverso, cerca di andare oltre gli schemi in cui si era auto-rinchiuso senza rinnegare il suo gusto.
Mi piace molto il discorso della perdita della coscienza storica, mi ricordo se ne iniziò a parlare a proposito di una pubblicità in cui il rigore di Baggio a USA94 fu fatto finire in rete. Effettivamente c'è un misto di personaggi reali ed immaginari, messi in un contesto direi realibile, se mi passate il neologismo. Qualcosa che sarebbe potuto accadere, ma che non è accaduto. E mi piace anche la dichiarazione di amore al cinema e, più in generale, all'arte. In fin dei conti, il cinema avrebbe potuto uccidere il Furer...
Una parola la voglio sprecare per Brad Pitt. Come molte belle donne, capita anche ad attori di essere rinchiusi nello stereotipo della bellezza. Eppure Brad Pitt è un signor attore, che non ha paura a mettersi in gioco, prendendosi in giro e ridendo di se stesso con tutti noi. Credo che l'unica interpretazione che mi è piaciuta di più sia quella in Burn After Reading. Come fa il cazzone là è stupendo.