UDINE, 7 febbraio - Gianpaolo Pozzo, patron dell'Udinese, ha affidato al sito ufficiale della società i suoi commenti sulla gara contro il Napoli per sottolineare che «l'espulsione di Maggio è stata giusta. Isla non l'ha toccato - ha spiegato Pozzo - e quindi respingo con sdegno insinuazioni di aiuti arbitrali a nostro favore». «Mi complimento con la squadra per la vittoria contro una squadra molto forte e in un gran momento psico-fisico - ha detto Pozzo -. Abbiamo ottenuto una vittoria importante, avevamo bisogno di questi punti per ricreare tranquillità ed entusiasmo. Anche in passato avevamo meritato i tre punti, che poi non erano arrivati. Questo è un successo che ci dà slancio, ci fornisce la carica necessaria per i prossimi impegni. Si è visto che la squadra nel secondo tempo era preoccupata: sapeva quanto fossero importanti i tre punti e per questo era molto contratta».
LA MACCHIA - «A questo punto mi auguro che il 3-1 sul Napoli ci dia la linfa necessaria per sbloccarci e rimontare posizioni in classifica, arrivando a occupare i posti consoni alle nostre potenzialità - ha aggiunto il patron -. L'oggi, però, reca anche una macchia. Non capisco certe dichiarazioni da parte di alcuni commentatori che tendono a orientare un episodio come l'esplusione di Maggio. Dico orientare nel senso di distorcere i fatti: l'arbitro era lì a pochi metri - ha detto Pozzo - quindi ha avuto modo di valutare bene la situazione. Eppoi, negli spogliatoi ho parlato direttamente con Isla: il ragazzo, che è di una sincerità assoluta, mi ha garantito di non averlo toccato. Giustissimo quindi il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione. Per tutta questa serie di motivi respingo con sdegno interpretazioni di questo tipo». «Non riesco proprio a capire perchè qualcuno insinui aiuti a nostro favore, che la partita ha dimostrato non esserci. àˆ molto più corretto sottolineare la prova della squadra, che voleva i tre punti e li ha ottenuti, credendoci fino in fondo. Con un atteggiamento del genere - ha concluso Pozzo - sono ottimista per il futuro».
