Una società mista Astaldi-Napoli calcio per sbloccare l’affaire San Paolo. Vale a dire il revamping totale della vetusta e fatiscente struttura di Fuorigrotta. Secodno il Mattino, questa la proposta del Comune ad Aurelio de Laurentiis, patron degli azzurri. Il 30 giugno è la data fissata dal sindaco Luigi de Magistris per «scartocciare» il futuro dell’impianto. Ebbene ci siamo. E la mossa del Comune sembra tanto ispirarsi a una strategia per capire le intenzioni di De Laurentiis. Come stanno dunque le cose?
Il Comune vuole mettere De Laurentiis di fronte a una proposta concreta e amministrativamente percorribile. Toccherà al presidente l’ultima parola perché senza squadra di calcio non si fa nulla. E al momento questa ultima parola non c’è. Il revamping costa 100 milioni, un’operazione importantissima, la Astaldi è pronta a metterci una quota parte di soldi, il know how per fare i lavori oltre al progetto, pronto a essere riadattato alle esigenze della società sportiva. A patto che tutto questo si faccia in società con De Laurentiis e soprattutto che la Astaldi, ammortizzati i costi, possa uscirsene. L’ultimo contatto Astaldi-Comune risale a poco meno di due settimane fa, dopo hanno lavorato di telefono e di mail. E Palazzo San Giacomo ha fatto lo stesso con il Napoli calcio. Situazione come si suol dire complessa, ma il 30 giugno è vicino e le parti qualcosa dovranno comunque dirla. Altrimenti fino a oggi tutto quello che è stato detto sono solo verba volant. Chiacchiere.