Walter Mazzarri risponde così a Pozzo
"Non credo che Udine sia una partita fondamentale, nel senso che non mi piace usare questo aggettivo a così tante giornate dalla fine. Visto il momento, dobbiamo continuare a pensare di giocare un’altra finale. I ragazzi devono pensare esclusivamente alla sfida del Friuli, che al di là dei risultati e della classifica è un’ottima squadra. Pensare alla posizione attuale rispetto a quella della settima giornata, non c’è che dire: è sbalorditivo. Pozzo? Di martedì, quando tutto era già stato detto a caldo, ho fatto un discorso a freddo, di ampio raggio e costruttivamente ho raccontato degli aneddoti: come faccio allenare i giocatori e cosa penso dei falli di mano in area, dicendo che quando le braccia non sono aderenti al corpo fischierei sempre il rigore. Non ho detto altro che bisogna aiutare gli arbitri a entrare in campo sereni e ad applicare il regolamento. E’ da almeno un anno che non parlo degli arbitri singolarmente. Soprattutto non mi piace che si usi il termine “piantoâ€. Mazzarri non piange mai e non ha mai parlato di complotti perché non ci crede, altrimenti non starebbe ancora ad allenare. Il mio ideale sportivo è che vinca la squadra che ha prodotto il miglior calcio durante la partita. Spero che queste parole non vengano strumentalizzate come in precedenza. Dossena è un giocatore abituato a fare le due fasi. Mi aspetto una partita pari al suo valore. Attacco sotto tono? A me non interessa chi fa gol. Cannavaro ha fatto un gesto tecnico eccezionale, ma non è stato fortunato. Io voglio che la squadra giochi bene, al di là di chi si ritrova davanti al portiere. Abbiamo sbagliato qualche gol di testa da corner, sbagliamo spesso la scelta decisiva in fase di finalizzazione. Ho dato i miei consigli ai ragazzi perché sono giovani e tendono spesso ad agire di impulso, ma dobbiamo pensare anche nei momenti clou. Quagliarella ha avuto un problemino, ma ora sta bene. Hanno recuperato tutti da piccoli acciacchi, solo Hoffer sembra non essere ancora in condizione. Dobbiamo stare molto attenti, nessuna squadra fa quindici risultati positivi consecutivi in Serie A. Questo momento è sicuramente positivo, ma siamo consapevoli che l’Udinese tirerà fuori qualcosa in più, come di solito tutte le squadre fanno, almeno nei miei ricordi con la Reggina o con la Samp, con squadre di vertice come Inter, Milan e Juventus. Adesso ai miei giocatori chiedo il 130%, perché il 110% non basterà più per fare questi risultati. La fase difensiva? Parte da Denis e Quagliarella: se loro danno una mano, tutta la squadra avrà dei codici più netti e sicuri per recuperare palla in una parte alta del campo. Tutti sono importanti in questa fase, anche i centrali di centrocampo e gli esterni devono fare di tutto per riparare il più possibile l’ultima linea che è quella dei difensori".
