Come vedi, è il tipico modo di guardare il bicchiere mezzo vuoto, il tuo. Si, molto colorato e pieno di interessanti metafore ma non per questo significativo. "Costruire squadre senza criterio" è un errore, sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati coi soldi prefissati. "Sovrastimare qualsiasi cosa" è un altro errore, poichè certi giocatori sono stati pagati parecchio rispetto al loro valore per dei precisi motivi, indicabili, senza dover necessariamente fare riferimento all'inadeguatezza di marino per avvalorare la propria tesi. Se vuoi ti elenco questi motivi ma sono sempre stati sotto gli occhi di tutti..."steccato due obiettivi su cinque" è esattamente la media degli errori che ogni DG fa, e anche li, come ti ho fatto notare, penso tu abbia esagerato un pochetto. Il rancore e il risentimento ci possono anche stare, però che non siano mascherati da critiche fatte con cognizione...
Sugli acquisti scriteriati posso scrivere fino a domani mattina. Abbiamo il caso emblematico dell'esterno mancino. Marino ha comprato prima Mannini, presunta ala o mezz'ala destra, poi Datolo, trequartista accostato da lui stesso a Giggs e contestualmente indicato come quinto cavallone a sinistra.
In mezzo c'è stata l'esperienza Vitale, esterno offensivo non professionista. Infine Zuniga, 8 milioni, promosso per farsi i sei mesi sulla fascia sinistra (tanto non fa differenza). Questo volendo restare ai tre anni di A. Datolo è costato più di sei milioni, Mannini più di 7, Zuniga 8.
Per restare in tema di valutazioni sproporzionate il bresciano l'abbiamo preso dalla B, 7 milioni, il solo pensiero mi manda in tilt.
Sono cose dette e ridette, non è manco il caso di parlarne. Marino ha avuto in tre anni un budget che solo l'Inter. I paragoni con gli altri non ci sono, sia perchè gli altri fanno le squadre confrontandosi con l'allenatore, cosa che Marino NON faceva, sia perchè gli altri non hanno i nostri introiti nè le nostre aspirazioni di crescita.
L'acquisto steccato capita a tutti quelli che azzardano, così come quello indovinato, non è l'unico parametro per giudicare l'operato di un "dirigente totale" come Marino.