dialoghi:
Evey: Chi sei?
V: Chi?... "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
Evey: Ah, questo lo vedo!
V: Certo. Non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia.
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Evey: Tu pensi che far saltare in aria il parlamento renderà migliore questo paese?
V: Non vi sono certezze, solo opportunità .
Evey: Beh, puoi essere certo che Creedy incappuccerà chiunque si presenti, dal primo all'ultimo.
V: I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. [Citando James Madison]
Evey: E tu farai in modo che questo accada facendo esplodere un palazzo?
V: Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle fare saltare un palazzo può cambiare il mondo.
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V: La violenza si può usare per una buona causa.
Evey: Che cosa stai dicendo?
V: Giustizia!
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Evey: Ma per te è tutto un gioco?
Gordon: Solo le cose più importanti.
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Finch: Perché lo vuoi fare?
Evey: Perché lui aveva ragione. [Riferito a V]
Finch: Riguardo a cosa?
Evey: Questo paese ha bisogno di qualcosa di più di un palazzo, ha bisogno di speranza. (QUANTO MI RICORDA L'ITALIA)
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Finch: Chi era lui? [Riferito a V]
Evey: Era Edmond Dantès. Ed era mio padre e mia madre, mio fratello, un mio amico, era lei, ero io, era tutti noi.
certo fanno schifo sti dialoghi....
su su abbiate maggior senso critico...