La magica partita con la Lazio: “Sullo 0 a 2 non era facile, ma il mio goal e l’entusiasmo della gente ci ha permesso di caricarci. Sul 2 a 2 ho pensato che qualsiasi cosa sarebbe accaduta avremmo portato a termine quella partita crocevia per la nostra stagione. Da 8 punti a 2 punti di distacco cambiava tantissimo e così è stato. Quando sono stato sostituito la tensione è salita ovviamente, ma, mentre contro l’Inter in Coppa Italia non ce la feci a vedere i calci di rigore, contro i biancocelesti sono stato a vedere fino alla fine e quando Cavani ha segnato il quarto goal mi sono ritrovato, non so neanche io come, sotto la curva”.
I tifosi e la città: “Sappiamo che tutta la città risente positivamente dei nostri successi anche a livello di immagine internazionale. Per noi rappresentare Napoli è un onore oltre che un piacere, anche in Europa League, a Villarreal, siamo usciti dal campo facendo un figurone nonostante l’eliminazione. Molte volte mi è dispiaciuto vedere i tifosi in trasferta in numero limitato per i vari divieti, anche se durante la settimana viviamo la loro adrenalina e quindi, almeno io personalmente, so cosa mi porto sulle spalle quando vado in campo. Il San Paolo è come l’Anfield, l’unica differenza è che magari in Inghilterra si abbattono un po’ meno quando si va in svantaggio e poi han il campo attaccato agli spalti; un San Paolo strutturato così sarebbe incredibile. Prima di venire mi dicevano che i napoletani avevano il calcio come religione, e dopo un anno posso dire di sentirmi più napoletano io dei napoletani, mi sono ambientato benissimo, sono felicissimo dell’entusiasmo che i tifosi ci danno”.
Scherzo telefonico di Vitale che simula un fantomatico filo diretto: “Perché giochi solo il primo tempo”?: “Gioco solo il primo tempo? Io sono uno che spende molto e magari nel secondo tempo vado un po’ in riserva di energia inducendo il mister a cambiarmi ma va bene così, la prossima volta magari comincio 45 minuti più tardi (n. d. r. ride)”. Poi il buon Andrea scopre il compagno e volano “complimenti ”verbali.
Gli allenatori: “Tra Benitez e Mazzarri sicuramente mi ha valorizzato di più Mazzarri e il suo credo, con lo spagnolo giocavano un 4-4-2 un po’ schematico, comunque credo di essere stato fortunato perché nella carriera ho sempre avuto allenatori che sanno di calcio, da Malesani a Ficcadenti”.
La previsione di Folgaria: “Dopo Liverpool erano stati sei mesi difficili e così quest’anno sono partito con un entusiasmo incredibile, volevo spaccare il mondo e, di fronte agli sfottò del mister sulla mia tenuta atletica, gli promisi che ci sarebbe stato da divertirsi con me".
I suoi compagni. “Cavani? Da fuori non avevo mai potuto apprezzarlo, il mister ne parlava bene, e posso dire che da dentro Edy è uno che si ‘massacra’ davvero e stimola gli altri a ‘massacrarsi’, ha molta fame di vincere. E poi è un gran finalizzare, ideale per concludere tutta la mole di lavoro che con il mister Mazzarri riusciamo a produrre. Perfetti? Spero di no perché la perfezione non esiste e bisogna sempre tendervi per migliorare. Lavezzi? E’ un ragazzo speciale, buono, in campo è molto estroso, all’inizio era difficile intuirne le intenzioni, per cui ho dovuto studiarlo un bel po’ ma è un piacere giocare con lui. Cannavaro? A Verona lo ‘massacravo’ perché un napoletano a Verona non poteva starci (n.d.r. ride)”.
I goal e il futuro: “Al mister ho detto che mi serve la squadra giusta e importante per tenere su lo score. Delle ultime sette partite temo Palermo e Lecce. Noi ci giochiamo molto ancora perché possiamo ancora vincere e perdere tutto. E non vogliamo perdere nulla. Se dovesse arrivare la Champions sarebbe fantastico però non dimentichiamoci che con i tre punti non è mai facile, per cui aspettiamo ancora un po’ prima di considerare il quarto posto già acquisito, otto punti non sono tantissimi. La società è un continuo work in progress, ogni anno punta l’asticella più in alto per cui credo che i tifoni debbano stare tranquilli e contenti. Stateci vicini che, nonostante il calendario, noi vogliamo arrivare in alto".
La nazionale: "Il fatto è che lì giochi per la gloria, credo il mister Prandelli stia facendo delle scelte, ora io sono concentratissimo sul Napoli, se verrà la convocazione del selezionatore sarà bellisismo altrimenti mi basta l’azzurro del Napoli".