Il problema delle asiatiche, delle africane, degli usa etc etc etc è che esiste la storia e che la storia è una cosa importante.
Ovvio che in tutti gli sport tutte le nazioni provano a primeggiare, ma sopratutto negli sport di squadra lòa tradizione conta tantissimo. Il mondiale ha senso perché partecipano tutte e tutte hanno una chance (così come le coppe inglesi, ad esempio o come ai tempi era la coppa italia quando una squadra di serie B, guidata dal Petisso, poteva vincerla), ma poi è evidente che ognuna parta per avere le sue soddisfazioni e per una squadra asiatica fare gli ottavi è già un vanto, come per una africana (che poi qualche volta si issa fino ai quarti)...allo stesso modo in cui la nazionale italiana di baseball festeggerebbe a pazzi un ottavo di finale olimpoico e la giapponese vince le olimpiadi.
Sono oramai squadra forti (arrivare tra le sedici al mondo vuol dire essere forti, basti pensare che a noi non capita dal 2006), ma le squadra di maggiore tradizione calcistica avranno sempre di più, salvo, ripeto, sorprese assurde che comunque, data la competizione sulla carta possono accadere.
Che poi oramai qualche eccellenza ci sia da ogni parte del mondo, perché il mondo è molto più piccolo già solo di 30 anni fa, è indubitabile...pensare che quando gaucci comprava un coreano tutti ridevamo quasi quanto quando voleva tesserare una donna o il figlio di Gheddafi, mentre oggi si può dire che Ji-sung Park e Heung-Min Son sarebbero stati pilastri della nazionale italiana tranquillamente.