Ti giuro invidio la tua razionalità sul Napoli, senza polemica. Vorrei proprio riuscire a vivermela come te.
Però così mi sentirei di perdere una parte fondamentale e irrazionale dell'essere tifoso.
Ma dopo 17-18 anni con Aurelio De Laurentiis che per l'ennesima volta se ne esce con un ridicolo non mercato di gennaio quando stai punto a punto al vertice e le altre buttano dentro pezzi da 90 come Gosens e Vlahovic, ma di cosa vogliamo parlare.
L'irrazionalità ci può stare se ci sta entusiasmo, che non mi pare di vedere.
C'è voluta la partita con l'Inter per smuovere un pochino un mortorio di una piazza oramai diventata apatica, grazie sempre al presidentissimo. Ma parliamo di livelli infinitesimali rispetto a quelli di un tempo, quando ancora c'era passione per il pallone.
Onestamente mi pare tutto già scritto, poi mi posso sbagliare.
Ma lo dimostra anche l'atteggiamento degli stessi calciatori eh, che al di là delle solite dichiarazioni prestampate non mi pare che stiano facendo fuoco e fiamme, ma semplicemente giocano come da loro standard (anzi pure al di sotto, tipo Politano, Zielinski e gente così).
Per esempio non so chi ha notato sul fallo da rigore che praticamente solo Osimhen ha accennato ad una protesta, il resto quasi se ne è fottuto fino a quando l'arbitro non è stato richiamato dal VAR. Per non parlare della "voglia di vincere" della punizione finale.
Tutti sanno che l'obiettivo è entrare nelle prime 4, e nessuno si spreca per dare di più, ma perchè già la società non fa un passo in più verso un obiettivo più ambizioso, quindi figuriamoci il resto che cavolo se ne frega.
Mo facciamo la solita uscita a testa alta col Barcelona, qualche intuosseco in una delle prossime trasferte tra Cagliari, Verona e Lazio, magari apparano con un risultato buono col Milan in casa e così via.
Semp a stessa cosa, le stagioni del Napoli sono pressoché copia/incolla, tranne l'eccezione estremamente positiva (91 punti) o estremamente negativa (62 punti nell'anno dell'ammutinamento).