Per me potete fare tutti i discorsi che volete (calo della motivazione causa enorme vantaggio in campionato, poca rotazione, sfortuna, infortuni ecc...) ma ci sono delle costanti del rendimento delle squadre di taluni allenatori che oramai sono dei dati puramente oggettivi.
Le squadre di Spalletti partono benissimo, poi hanno un calo verso fine novembre dicembre, poi verso fine gennaio riprendono a tenere botta, per poi avere di nuovo un calo significativo verso aprile, per poi sprintare di nuovo nell'ultimo mese. Così come le squadre di Simone Inzaghi nel girone di ritorno, fanno sempre meno punti rispetto all'andata, viceversa per quelle di Italiano che nel ritorno fanno più punti rispetto all'andata, così come le squadre di Allegri e Gasperini hanno sempre una partenza altalenante per poi viaggiare a ritmi altissimi da novembre in poi, così come le squadre di Pioli da marzo in poi finiscono la stagione sempre in crescendo.
E' un dato di fatto il problema delle squadre di Spalletti ad aprile (così come a dicembre), l'abbiamo visto l'anno scorso (dove è stato buttato nel cesso l'opportunità di giocarci uno scudetto contro una squadra non di certo superiore a noi neanche sulla carta, fino all'ultima giornata), ma lo dice anche la sua storia dal ritorno in Italia. Nel 2017 per poco la sua Roma che aveva viaggiato a ritmi altissimi fino ad allora, l'unica a tenere un pò di botta contro la Juve, ad aprile subisce un calo e per poco non subiva la rimonta del Napoli di Sarri (cosa che sarebbe arrivata se a Sassuolo si fosse vinto come sembrava dovesse succedere fino a 20 minuti dalla fine), che fino a dicembre aveva subito quasi 3 mesi di blackout (complice l'assenza di una prima punta di ruolo, visto che Mertens ancora doveva avere l'esplosione boom da prima punta, Milik era infortunato e Gabbiadini palesemente non adatto). Con l'Inter nel 2019 addirittura arriva ad un passo dall'esonero, complice anche le jacuvelle dello spogliatoio causa autosabotaggio dello schifoso Icardi.
Mo potete prendervela con qualunque cosa, ma c'è poco da puntare il dito contro qualcosa....è nella natura fisiologica di questa gestione tecnica. Il Napoli con Spalletti molto probabilmente partirà sempre sparato, per poi psicodrammatizzare sicuramente verso aprile. Questa è squadra è totalmente diversa, sia negli errori tecnici dei singoli, che nella condizione atletica e psichica, nella gestione della stessa partita, che nel creare occasioni da rete (le partite interne con Milan in Champions, Verona, Salernitana e Juve fuori casa, hanno tutte la stessa cosa in comune, ovvero quelle di non creare praticamente nulla nei primi 45 minuti, stesso grande problema che venne pure l'anno scorso in primavera). Ed è quello che mi aspetto anche l'anno prossimo, sperando che si possa ripetere poi lo stesso scenario di quest'anno, ma qui andiamo sicuramente nella fantascienza più estrema.