Io ho capito cosa dite, ma dovete immaginare che il calcio del futuro si esprime con lo stesso rapporto di subordinazione che esiste tra NBA e basket universitario americano.
Anche lì si fanno tornei fatti bene, è seguito, si gioca un basket efficace, ma è nulla più e nulla meno di un palcoscenico.
Qua stanno facendo lo stesso ma su un substrato culturale completamente diverso. È lì lo stupro, ed è stato gentilmente posto su un piatto d'argento dalla UEFA stessa, che si è girata dall'altra parte rispetto a movimenti predatori e creazioni di grandi centri di potere. Gli stessi che ora le voltano le spalle.
Il calcio UEFA sarebbe composto da calciatori non "selezionati" dai club di SuperLega e giovani che si mettono in evidenza per finire là. Idem con patate per gli allenatori.
Ed esisterebbe un rapporto di subordinazione economico ben più evidente di quello già ridicolo che esiste oggi tra club potenti e meno.
Questo al netto della fisiologica esclusione dei partecipanti SuperLega, che almeno garantirebbe un minimo di coerenza interna e di appetibilità ai campionati. Insomma, si salverebbe almeno il lato sportivo, evitando di mettere in competizione gente che ha dei margini di operatività economica di diverse grandezze superiori.
Se veramente permettessero anche questo, allora il campionato nazionale diventerebbe un deserto post nucleare infrasettimanale senza coerenza, in cui i partecipanti alla SuperLega fanno le sgambate. E non sussisterebbe più nemmeno un discorso di commerciabilità, perché un prodotto del genere probabilmente lo vendi ancora meno di un prodotto oggettivamente di "serie B" ma con un minimo di competitività interna e seguito.