Nella prima di campionato, il Genoa si è schierato con il 3-5-2.
In porta: Perin.
In difesa: Biraschi-Zapata-Goldaniga. Le note dolenti di domenica scorsa sono tutte qui: nonostante il modestissimo avversario, abbiamo preso un gol e rischiato di prenderne altri due (palo di Simy e errore pacchiano di Simy a due metri da Perin). La difesa era il tasto dolente anche l'anno scorso e dal mercato non sono ancora arrivati nuovi innesti (si è preferito, per prima cosa, lavorare al ritorno di Perin e Goldaniga). In special modo, è apparso in affanno Zapata.
A centrocampo: Ghiglione-Zajc-Badelj-Lerager-Zappacosta. Finalmente un centrocampo degno di questo nome: Badelj si è già appropriato della regia della squadra; Zappacosta è un ottimo terzino/esterno; Lerager ha dato la giusta compattezza. Zappacosta ha giocato a sinistra: Criscito non era arruolabile e Luca Pellegrini non era ancora arrivato. Considerando che Criscito ormai fa fatica a fare tutta la fascia e che Pellegrini ha fatto pochi allenamenti con la squadra, potrebbe essere confermata questa soluzione.
In attacco: Pandev-Destro. Al momento, non abbiamo alternative a Destro. Nei sei mesi scorsi è stato scandaloso. C'è da dire, però, che durante l'estate si è rimesso in forma e domenica è parso grintoso (io sono un suo grande detrattore ma chest'è). Pandev lo conoscete bene. Probabilissima la staffetta Pandev-Pjaca (non so in quale ordine).
Una squadra che pare essersi ripresa dal punto di vista del morale e che presenta qualche buon innesto (chiaramente, considerando il nostro obiettivo: la salvezza). Mancano, però, almeno due pedine importanti: un buon difensore centrale e una buona prima punta.