Maksimovic innanzitutto non ne ha giocate venti nel Napoli ma sedici.
Tonelli non ne ha giocate sette ma nove.
Iniziamo a dire che lo scarto tra i due è di ben sette partite, con Tonelli che in due anni ha sofferto in continuazione di problemi fisici.
Quindi la tua non è "matematica", ma una debole base statistica su cui non è possibile stabilire alcun tipo di correlazione causa/effetto del tipo "Maksimovic sempre preferito a Tonelli o più forte di Tonelli", considerando anche l'esborso notevole (vedi sotto) che spingeva a vari tentativi di rivitalizzarlo.
Partiamo perciò dall'assunto che entrambi a Napoli sono stati meno che riserve.
Detto questo.
Maksimovic è stato pagato come il centrale del presente e del futuro, voluto direttamente dall'allenatore e finito dietro Chiriches nelle gerarchie.
E questo è il primo fatto.
Il secondo fatto è che il Napoli, visto che l'allenatore non lo vedeva, l'ha mandato in prestito per non farlo svalutare.
Come ha fatto con Rog quest'anno.
Nonostante i quattro mesi in prestito non vince la concorrenza di Milenkovic e due scappati di casa che giocano in Russia e Cina e al mondiale non ci va.
Quindi casomai l'allenatore, con la società non hanno pensato che Maksimovic fosse troppo forte per fare il quarto centrale, ma che fosse uno spreco di risorse tenerlo a marcire per svolgere un ruolo che poteva essere ricoperto finanche meglio dal più economico Tonelli.
Poi ci sono gli occhi, che confermano tutto ciò.
Quelli che hanno visto il rendimento in campo di Tonelli quando schierato e quello di Maksimovic.
Di quanto quest'ultimo fosse a disagio con la linea a quattro e di come il primo invece, pur essendo tutto tranne che una cima, fosse ben formato a livello tattico. Con un po' di gol pesanti a condire il tutto.
Con Sarri sono state due meteore ma per il poco che si sono visti in campo, c'è stato uno che ha reso decisamente più dell'altro.
Ancelotti, venuto qui con il compito di valorizzare la rosa (lui tra tutti, visto che parliamo del peggior rapporto tra costo d'acquisto e rendimento della storia del Napoli), complice l'infortunio di Chiriches, l'ha schierato più volte.
Ha fatto bene da mezzo destro, come a Torino, dove può fare affidamento sul fisico potente, su meno spazio da gestire e meno compiti in fase di marcatura e più in impostazione.
Da centrale invece, come al solito, tra il compitino e il disastroso, dimostrando lacune impressionanti per il ruolo ben riassunte dalla partita di Milano.
Incapacità di mettere in fuorigioco gli avversari, di accorciare sul marcatore, di leggere la chiusura degli spazi.
Questo è. Nel ciclo precedente Tonelli è un soldatino medioman che ha dato una mano, Maksimovic è un medioman strapagato che non ha dato una mano.
Poi puoi tranquillamente giocare a mosca cieca nell'autostrada dei numeri e tirare fuori improbabili gerarchie e scale di forza alla Goku su una decina di ore in più giocate da Maksimovic rispetto a Tonelli nonostante il primo fosse stato pagato due volte e mezza il secondo, io mi fermo qui.
PS: se tutto ciò non ti bastasse, c'è proprio la prova provata costituita dalle partite con Sampdoria e Milan, giro di volta della stagione 16/17 quando Sarri preferisce in entrambe le partite Tonelli esordiente a Maksimovic, con quest'ultimo che torna in campo solo con l'ultimo Palermo visto che l'italiano si era spaccato di nuovo. Giusto in tempo per camminare un po' nell'area di rigore, far prendere Nestorovski a Hysaj e farci segnare un bel golletto che ci condannerà al terzo posto quell'anno.

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