Può giocare uno solo tra lui e Zielinski.
Anche in un centrocampo a tre, che per essere ben composto necessità di play, incursore, equilibratore.
Di questo inganna la stazza, ma poi vai a vedere ed è un calciatore difensivamente indecente, inguardabile nella gestione degli spazi, nel ripiegamento e anche nel semplice posizionamento.
Probabilmente il suo ruolo naturale è di trequartista (quello vero, a ridosso di due attaccanti, non la mezzapunta di ancelottiana memoria), galleggiando tra l'area di rigore avversaria e la linea mezzana del campo, faccia alla porta per sfruttare la protezione del pallone, il sinistro, una fisicità che i centrali avversari non sono abituati a gestire in quella zona, in (de)pressione. Ruolo ormai estinto così come appaiono le sue caratteristiche, di cammellone (®) d'antan, con ritmi e movimenti di un calcio che non c'è più.
A tal riguardo, a dispetto di quanto pensavo un anno fa, credo che tra lui e il polacco mi libererei di lui. Entrambi sono calciatori con grossi limiti - al di là di ogni narrativa compiacente: Zielinski caratteriale, ma Fabian proprio tecniche.
Il fatto di essere un palo della luce monopiede che vuole solo il pallone tra i piedi lo rende meno disponibile all'essere una ruota dell'ingranaggio, e costringe la squadra che lo schiera a costruirsi attorno a lui molto più che al suo collega senzapalle, cosa che onestamente non mi pare meritare per qualità.