E intanto, mentre a Napoli continuiamo a mangiare merda da ogni profilo, il nostro leader calmo va a Milano a fare la passerella con le altre carcasse ex sacchiane.
Scrive la Gazzetta:
Esplode l'auditorium di Santa Chiara. Entra sul palco Carletto Ancelotti, giocatore del Milan degli Immortali e degli Invincibili, allenatore del Milan dei meravigliosi. Il boato è da finale di Champions League. Carletto quasi si commuove, poi scherza: "Qualcuno ancora si ricorda di me...".
e ancora:
"Non è semplice far ripartire una società così grande, servono investimenti. Credo che la dirigenza attuale abbia le capacità per farlo."
No, ma assolutamente, gli unprofessional sono i giocatori del Napoli non questo parassita che ha distrutto una squadra che giocava a memoria, totalmente in confusione e invece di stare a Napoli a capire cosa sfaccimma fare dato che navighiamo a vista da quasi un anno, va a cantare le lodi del passato di una nostra grande rivale sportiva, dando pure suggerimenti su come farla riprendere.
Schifo e vergogna, ma se andasse a fanculo in quella città di merda e non tornasse proprio più, in autogestione andremmo avanti meglio di adesso.