secondo me quello su cui si può divergere con le opinioni sono due cose: quanto si giudica difficile in partenza questa stagiuone, nel quale una rosa logoro arrivava da fine ciclo e doveva rifondare e, soprattutto, quanto si giudica bene o male l'andamento di questa stagione.
Su entrambe le cose si possono avere opinioni molto differenti.
Per esempio io credo che, al di la dell'eliminazione in coppa italia che io reputo una cosa brutta, non abbiamo ancora fatto male in questa stagione, ma abbiamo pagato una seconda parte di campionato in cui siamo finiti in una terra di nessuno: troppo lontani dai gobbi che viaggiano a ritmi folli, troppo lontani dai terzi il che fa entrare in crisi mentale...mettici degli infortuni gravi e la voglia di sperimentare soluzioni per l'anno prossimo e si capiscono alcune brutte prestazioni. Io non credo che il Napoli abbia fatto poi così tanto male come si dice, tranne le ultime due che però venivano proprio da un rilassamento post roma che ci ha garantito il secondo posto e dall'avvicinamento a Londra che è partita della svolta.
Poi, ripeto, sono sensazioni.
Io la tua lettura la condivido pure eh, anche la storia del dover costruire la squadra per l'anno prossimo te l'appoggio da tempo, solo che a lungo andare m'ha scocciato: non ce la faccio a vedere la squadra giocare male nella speranza (possibile, ma nemmeno così certa) di un futuro più roseo. La partita di Salisburgo è stato proprio l'esempio più lampante dell'approccio irritante che questi ragazzi stanno avendo a risultato acquisito.
Questa pretesa che Ancelotti deve andare contro la società sul mercato la trovo ridicola. Non si tratta di essere uno yes-man, si tratta di aver sottoscritto un progetto in cui si prende una squadra a fine ciclo e si rifonda.
Quello che non è stato chiaro (e la colpa qui non è dei tifosi ma del pappone di sfaccimma che non parla chiaro) è il fatto che quest'anno era stato designato come "di transizione" in cui il Napoli e Ancelotti dovevano scoprirsi a vicenda.
Noi avevamo ancora il gioco di sarri negli occhi e il cetriolo dello scudetto rubato nel culo e qualcuno ha pensato che Ancelotti potesse fare miracoli o friggere il pesce con l'acqua. E non è così.
Ancelotti ci ha portati a un quarto di finale di EL (terza volta nella nostra storia) e a un secondo posto tranquillo, con una squadra che è un cantiere aperto.
Che jat truann a chist in termini di risultati, io ancora non l'ho capito.
Se poi parliamo di motivazione e mentalità allora sì.
Il mio commento era in risposta ad un altro che dipingeva Ancelotti come una specie di vittima degli eventi, quando è chiaro che così non fosse. Non ho mai detto che sarebbe dovuto venire qui per andare contro la società, ma anzi che se non era d'accordo lui, a quest'ora avremmo avuto probabilmente qualcun altro sulla panchina ad aver avallato cessioni e quant'altro. Però chiunque decida di mettersi in gioco è per forza di cose qualcuno che questa politica societaria ha deciso di sposarla, quindi ne condivide le responsabilità.
Il problema è che io questa politica societaria non la condivido per niente, puoi fare un anno di transizione anche giocandoti ogni partita con l'idea di vincerla e risparmiarci momentacci come Genoa, Empoli, Salisburgo, Sassuolo e Torino, per citare le brutte partite più recenti.
Oltretutto un anno in termini calcistici è un'eternità, pensare di sacrificare il campionato porta inevitabilmente distacco emotivo, visto che l'EL sono poche partite l'anno.
In termini di risultati chiaramente non posso dire niente: a inizio anno credevo che altre squadre sarebbero andate più forti di noi, ma onestamente non mi considero un risultatista, quindi finisco inevitabilmente per incazzarmi più che altro se il Napoli affronta più partite senza il giusto agonismo e la giusta determinazione.
Poi ovviamente continuerò a gioire e soffrire anche in base al risultato, ma per me la stagione è abbastanza negativa perché dall'uscita dalla Champions è stata più che negativa sul piano delle emozioni, che è l'unica cosa che conta (al contrario di ciò che dicono quegli altri).