Tie è uscita male o lo pensi sul serio?
Io ora non so se sei un fan di Mertens o semplicemente un amante del bon ton applicato ai giudizi sui calciatori del Napoli, ma il belga era esattamente questo: un esterno d'attacco fallito.
Cosa voglio dire con questo ? Meglio specificarlo subito, perché ogni parola può essere travisata qua sopra: non che era ovviamente un pippone maledetto, bensì un giocatore dai notevoli mezzi tecnici che in questa piazza, medio-alta, non era mai riuscito a ritagliarsi un ruolo superiore a quello del simpatico peperino da inserire a partita in corso con due allenatori ben diversi, tra cui Benitez che abusava del turnover, venendo sistematicamente mangiato da Insigne nelle preferenze (che addirittura si riprese senza colpo ferire il posto da titolare dopo la rottura del crociato e un recupero lampo) e senza mai riuscire a riservarsi a destra un po' di spazio come alternativa a Callejon.
Il perché è presto detto: troppo anarchico tatticamente e innamorato del pallone, scarsa propensione al sacrificio, QI calcistico spesso rivedibile, incapacità di gestire le energie durante i novanta minuti.
Perciò, Dries Mertens è diventato nel corso degli anni sempre più un comprimario nel Napoli (velleitario e ridicolo proprio nell'annata dell'infortunio del 24, tanto da venire spesso scavalcato da De Guzman nelle gerarchie e non solo perché Benitez vedeva la madonna nei maccheroni) e nell'estate del 2016 si parlava di cessione all'Inter, con tanto di giocatore che premeva per andare a Milano a giocarsi le carte come vice-Perisic, sfruttando la discontinuità del croato per trovare casa sulla fascia mancina nerazzurra, visto che Sarri, il cui modus operandi ci è ben noto, lo aveva confinato in un limbo ancora più limitato rispetto al collega spagnolo.
Voci confermate poi dallo stesso Mertens tempo dopo, giusto per. E, sentendo la stampa dell'epoca, il club della madonnina ci offriva per lui niente di meno che...Ranocchia più un conguaglio, cosa che ovviamente il Napoli rifiutò.
Top player.
Poi che succede ? Le sliding doors del pallone: Higuain parte, Milik si spacca Gabbiadini dimostra di essere una merda e così un esterno fallito di quasi trent'anni viene collocato, in una manovra disperata, dal suo allenatore al centro dell'attacco e trova lì una seconda giovinezza, segnando a raffica e scoprendo che quella posizione nasconde le sue magagne individuali, soprattutto a livello tattico, mentre invece esalta il suo naturale feeling con la porta (notevolissimo per un esterno) e il suo bagaglio tecnico.
Ehi, questa è la maxistoria di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita.
Mertens prima dell'ottobre 2016 era una simpatica figurina ---> fatto.
Anticipo anche la potenziale risposta basata sui 34 gol in tre stagioni segnati da comprimario, che ne statuirebbero il valore: non significano proprio una mazza, e qui nessuno ha mai detto che il belga sia una merda, ma semplicemente che da centravanti ha raggiunto uno status che da esterno, nonostante le sue indubbie qualità, non avrebbe mai potuto sognare di ottenere in una squadra del livello del Napoli.
Il suo feeling con la porta e i suoi mezzi tecnici erano, ripeto, un dato di fatto, ma ciò non l'aveva reso un giocatore centrale in alcun progetto e a livello internazionale non era nessuno. Alla soglia dei trent'anni, aveva fallito tutte le aspettative che c'erano su di lui ai tempi olandesi, quando era considerato uno dei futuri crack provenienti dall'eredivisie.
Inviato dal mio FRD-L09 utilizzando Tapatalk