Io non so come in molti riescano ad essere lucidi, fare analisi, razionalizzare in un momento così emotivamente forte come questo. Sto stanco e forse mi usciranno parole ad minchiam, ma quello che dico mi viene fuori dal cuore. Io sto male.
Io vorrei mettermi l'anima in pace ma non ci riesco. Penso a chi ha vissuto Maradona, a chi si è esaltato e ne ha sofferto. Ma penso pure a chi, come me ha vissuto il gol di Dionigi nel derby con la Salernitana. Leggo discorsi su bilanci, soldi in entrata, costi dei cartellini, l'aumento degli ingaggi, roba da commercialisti. Leggo di gente convinta che il Napoli abbia fatto l'affare della vita. Vorrei sapere se nell'essenza vi tocchi veramente quello che leggete. Vorrei capire se vi entra qualcosa in tasca di questa roba, vorrei capire se non vi sentite offesi e presi per il culo da un presidente che del Napoli, nell'essenza vera delle cose, non ne ha mai fatto parte. Un omuncolo capace di fare il lavaggio del cervello a migliaia di teste. Un perdente arricchito capace di arrivare a dire che vincere due scudetti e pareggiare l'operato della società precedente che me ne rientra?
Stasera mi sento calcisticamente venduto. Venduto, non tradito.
La cessione di Higuain la immaginavo, la comprendo. O meglio, la comprenderei. Ma non così, non a loro. Non ce la faccio a vederlo là, con la maglia loro, non ce la farei a vederlo esultare. Lo so che quei canti sotto la curva b non significano un cazzo, lo so che lui non era attaccato alla maglia e che i calciatori di oggi sono dei nomadi, senza passione, come dice Totti. Io non posso immaginare neanche per un attimo di vederlo correre sotto la curva loro, fare quegli allucchi da dannato che aveva, portare quell'aurea magica che aveva addosso in quello stadio dove la passione è mercificata e quello che sentiamo noi loro non lo proveranno mai.
Io non ce la faccio. Mi è morta la speranza. L'unica speranza. L'unico appiglio che avevo per poterci credere, per poter credere che anche se non abbiamo il fatturato per partire alla pari, quel mostro, se gestito meglio, avrebbe potuto continuare a farmi fare le spalle larghe, a mettere il cazzo in bocca a trequarti d'Italia e chissà, magari mi avrebbe fatto lottare fino all'ultima giornata con quei subumani di sfaccimma che soffrire per una squadra di calcio non sanno manco che significa.
Per cortesia, non mi venite a dire che De Laurentiis è il salvatore della mia patria. Perchè questa latrina ha contribuito, e per me in maniera più determinante di quanto si possa credere, a farmi sopportare uno dei più grandi intossichi della mia vita.