Secondo me ci sono ben tre fasi per il mercato di attaccanti del Napoli.
Nella prima sì è vero, si cercava un attaccante e tra questi Lapadula. In questa fase si voleva cercare un profilo di attaccante che accettasse di avere davanti un fenomeno come Higuain, siccome Gabbiadini aveva già dichiarato a più parti, tramite il suo agente, di non voler fare una stagione come la trascorsa.
Lí non si voleva sbolognare Gabbiadini, si doveva accontentare un giocatore non disposto più a fare un minutaggio così basso. Forse non aveva torto.
Poi la società è stata colta a sopresa, a torto, dalla perdita di Higuain. Qui i discorsi sono cambiati, perché qua si doveva trovare un profilo ben più costoso, di uno capace di fare almeno venti reti a stagione, per cercare di riqualificarsi in Champions quest'anno partendo da -36 reti. Milik è costato moltissimo e corrisponde a quel giocatore capace di farle 20 reti, e facendo da comprimario con Gabbiadini eravamo finalmente capaci, almeno sulla carta, di arrivare a quelle famose 36 di Higuain. In questa fase Gabbiadini, attraverso il suo procuratore, si è detto disposto a farsi in quattro per guadagnarsi un posto da titolare, con un'attaccante, stavolta, non a livello di Higuain.
La terza fase è "emozionale". Dopo un fallimento iniziale a Pescara e il non aver fatto manco un minuto contro il Milan, Gabbiadini ha rivisto le ombre del passato, lui vuol giocare e forse, in fondo, Sarri non crede molto in lui. Almeno adesso.
Quindi, adesso, il fatto che abbiamo cercato Kalinic, Pavoletti, forse anche Cavani, nasce solo dal fatto che, fondamentalmente, è Gabbiadini che vuol partire. Ma il Napoli se lo terrebbe ancora volentieri...