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Liga 2014-2015

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Romano Malaspina:

--- Citazione da: calvin - 09 Dicembre, 2014, 09:20:55 am ---Non mi piaccinono loro come idea, non mi piace il calcio di cui sono simboli, odio la cocacola e per me loro sono la cocacola del calcio.

Sarà che son cresciuto guardando calcio di altro tipo, sarà che son venuto su ai tempi di NoLogo, sarà invidia o schiattimma, ma a me non mi riescono a fare scaturire nessun sentimento che non sia di fastidio, e con questo non è che non ne risconosca gli immensi meriti calcistici (tutt'alpiù è che invece di pensare "come è forte questo" mi vien da pensare "con questo i programmatori hanno un poco esagerato").




p.s. io la serie A non la trovo un cesso in se, non credo che serva essere il campionato più ricco o più drogato da investitori a operdere o più indebitato per essrere un bel campionato; la serie A ha enormi difetti di dirigenza, ma si piò fare campionati bellissimi anche con giocatori normali e senza dover abboffare le squadre di ipercampioni (e d'latra parte, il calcio di quando son cresciuto io era fatto di grandissime squadre che avevano qualche campione e tanti giocatori normali ed era un calcio decisamente più bello, dividendo, per ovvie ragioni, i campioni in più squadre)......io quando leggo che una squadra gioca con Neymar-Messi-Suarez o che un akltra gioca con Bale-Ronaldo-James-Benzema (solo per citare i titolari e tacere delle riserve) non riesco più a dare meriti ai singoli e non riesco a pensare se non che è uno schifo.





Spoilerp.p.s.

https://www.youtube.com/watch?v=B7qoEzONeCo

Mulino bianco cibo virtuale sapore antico ma iper reale creare l'esigenza del gran cereale sotto i denti non è niente male ciò che non torna è la filosofia, ma dietro quella patina di simpatia.
--- Termina citazione ---


a meno che tu non abbia 60 anni (e non mi risulta  :asd: ) sei cresciuto negli anni 80, in cui la serie A era una sorta di nba del calcio (roba da cacare in bocca all'attuale liga)
non solo c'erano squadre piene di campioni, ma ce n'erano anche più di due
perfino le provinciali avevano il loro campione
maradona & careca parametrati ad oggi valgono da soli i terzetti di real e barça eh

Ragionier Cuckoldullo:
Giá solo la simulazione dell'altro giorno contro una squadrucola alla quale suppongo avranno dato otto o nove palloni, dá l'idea del pover'ommo che é cristiano ronaldo, ben lontano a livello umano dai campioni che uno apprezza e ama da bimbo
Poi giocatore stratosferico, non c'é dubbio

calvin:

--- Citazione da: Romano Malaspina - 09 Dicembre, 2014, 09:54:36 am ---a meno che tu non abbia 60 anni (e non mi risulta  :asd: ) sei cresciuto negli anni 80, in cui la serie A era una sorta di nba del calcio (roba da cacare in bocca all'attuale liga)
non solo c'erano squadre piene di campioni, ma ce n'erano anche più di due
perfino le provinciali avevano il loro campione
maradona & careca parametrati ad oggi valgono da soli i terzetti di real e barça eh

--- Termina citazione ---

Veramente quelli erano i primi anni 90 e, comunque, apparte il milan sacchiano tutte le altre squadre erano "normali".

Guardati, anche solo per sfizio, le finali delle Coppe europee e vedrai che non c'erano 6 squadre che giocavano praticamente tutti gli anni i quarti di finale della coppa dei campioni.......d'latra parte c'erano i due stranieri (che divennero tre dopo) e, dunque, tutte le squadre erano composte per gran parte dal panorama nazionale.


Infine tu dici "perfino le provi9nciali avevano il loro campione" ed io aggiungo che è esattamente quello che volevo dire io: almeno nei campionati maggiori c'erano almeno 5-6 squadre di livello alto e con i campioni....le cose iniziarono a scassarsi quando proprio il milan si inizio a comprare i campioni per tenerli in panchina, sottrarli alle altre ed al calcio giocato.

GeppiGeppi:
Fino alla fine degli anni '70 l'Italia poteva vantare una qualità di calciatori autoctoni di altissimo livello (c'erano sempre cinque o sei portieri che dovevano spartire la maglia da titolare in nazionale), poi questo livello di calciatori italiani si è mantenuto fino alla fine degli anni '00 scemando fino ai giorni nostri.
Le squadre italiane degli anni '80 e '90 erano a dir poco stellari, c'era una liquidità pazzesca e perfino squadre come l'Udinese si potevano permettere calciatori come Zico. Dall'apertura delle frontiere, squadre come Torino, Lazio, Roma, Napoli, Juventus, Fiorentina, Milan, Inter, Verona, Sampdoria avevano, chi più e chi meno, la possibilità di costruire una squadra per vincere il campionato. Liquidità e ottima gestione delle giovanili. Un patrimonio enorme, di dimensioni gigantesche, qualcosa di importante e forse senza precedenti nella storia del calcio che è stato bruciato nel giro di un decennio. Se solo avessimo sfruttato il 10% dei soldi spesi dal 1980 al 2000 avremmo potuto costruire stadi all'avanguardia, centri sportivi moderni e strutture giovanili di altissimo profilo e a quest'ora non stavamo qui a fare i pezzenti d'Europa.

Hwarang:
In Italia non si pensa più a fare calcio, ma a fare business (spesso truffe, imbrogli).
Questo è il punto.
E soprattutto il "modello Udinese" è stato una sciagura per il calcio italiano.

All'estero, al di là dei mezzi, tutti o quasi pensano a fare una squadra di pallone accettabile e tutti pongono l'obiettivo sportivo sopra o quantomento alla pari con quello economico-finanziario.
Secondo me questa è la differenza più marcata.

Poi vabè quella serie A esistita dall'82' in poi è stata una situazione unica ed irripetibile, anche perchè il calcio è cambiato e si è globalizzato, quindi i valori sono più sparsi in giro.
Ciò non toglie che si potrebbe avere un campionato buono se tutti pensassero a fare calcio invece di altro.
E la situazione va peggiorando, visto che si accingono a sdoganare definitivamente le multiproprietà...magheggi con la pala proprio.

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