Maronna, ma state proprio intrisi d'ideologia. Io penso dobbiate vivere più scialli. Il concetto identitario nazionale ha la valenza di tutti gli altri concetti identitari, sebbene in taluni caso sia assai più nobile. Io lo sento vivo perché ho vissuto la mia vita in tanti posti diversi e non ho quasi alcuna chance di morire dove sono nato. Lo sento anche perché lavoro a contatto con persone straniere spesso - quelle sì, caro Micoste - provenienti da paesi eterogenei nei quali il concetto di Stato moderno è totalmente scevro di significato.
Io ho un rapporto difficilissimo con mio padre, non ho fratelli o sorelle, ho perso parecchi parenti negli ultimi anni e mi vedo una volta l'anno coi miei cugini. Questo però non mi impedisce di sentire un'appartenenza familiare (altro concetto identitario) e di volerne perpetuare tradizioni (tra cui il tifo per il Napoli) e di celebrarne le ricorrenze. Allo stesso modo, per quanto possa schifare tanti aspetti dell'italiano medio, non riesco a non sentirmi espressione, per quanto minoritaria, di quella comunità. Ed è una cosa della quale spesso, all'estero, mi capita di andare orgoglioso.
Micoste?

Mi sa che mi hai scambiato per qualcun altro.

Ad ogni modo la tua risposta è un indicatore palese del fatto che hai talmente introiettato l'ideologia nazionalistica che non riesci manco ad accorgerti che il discorso ideologico (ovvero portato avanti argomentando solo per portare acqua al mulino della tua idea) lo stai facendo tu.
Se lo dico io che il concetto di nazione è un'invenzione ideologica ottocentesca (quando, per fare soldi costruendo imperi, si iniziò a usare la scusa che le guerre erano necessarie per riunire le "nazioni", i popoli fratelli calpesti e derisi e tutte le minchiate del repertorio nazionalistico) mi può anche star bene che la reputi una cazzata (per giunta ideologica

) ma, per sfizio, vai in una qualsiasi biblioteca (che non sia quella di casapound) e apri un manuale di storia contemporanea o di sociologia o di antropologia e cerca la voce "nazione" o "nazionalismo".

Ovviamente il fatto che sia un costrutto ideologico non vuol mica dire che non sia penetrato nelle culture o che non esistano le appartenenze.
Però c'è un tantinello di differenza tra il sentirsi appartenere alla propria famiglia (ma non generalizziamo: c'è anche chi la propria famiglia la schifa), al proprio rione, alla propria città ed al proprio stato, fosse solo per la cittadinanza, i documenti, la politica, lo sport, etc etc.
Ma tutto questo mica significa che la nazione sia un'entità realmente esistente.
