Per vincere le elezioni il voto moderato è fondamentale in qualsiasi Democrazia. Chi si scandalizza o ci marcia su questa cosa per muovere critiche, forse non ha ben presente quali sono le regole del gioco, o più probabilmente vota per movimenti che non hanno alcun interesse di sorta a governare, il cui unico scopo è muovere critiche al sistema: cose viste e riviste con la cosiddetta sinistra antagonista di lotta, poi comicamente diventata pure di governo (e che governo ). Storicamente l'area da cui proveniva il Pd non è mai riuscita ad attrarre l'elettorato moderato. Fare paragoni tra Dc e Pd è una cosa inutile, perché si ragiona con categorie del passato morte e sepolte da secolo scorso, tenute in vita solo ed esclusivamente da Silvio Berlusconi in comizi e ospitate televisive, ma che agli Italiani per fortuna non interessano più, perché giustamente ci troviamo nel 2014.
I 5 stelle, con Grillo in testa pensavano di raccattare voti ovunque, ora inventandosi come i discendenti di Berlinguer (ma poi che c'entra Berlinguer nel 2014?), ora improvvisandosi meridionalisti con tanto di spot pro Genny la Carogna a Napoli, ora entrando nel salotto di Bruno Vespa, notoriamente covo democratico. In realtà proprio la natura movimentista e non partitica, poco strutturata a livello nazionale, li ha portati a non avere, se non nelle piazze (che ormai non hanno più la forza evocativa del secolo scorso e nemmeno sono specchio della manifestazione di voto del Paese), a non possedere alcun senso della realtà, di quale fosse la reale situazione politica che li riguardava. Dall'opinione pubblica, da molti loro elettori sono stati giudicati come inefficienti per quanto riguarda la capacità di portare proposte concrete in Parlamento e se mai queste ci sono state sono sempre venute dopo le epurazioni, gli scontri all'interno del movimento, le ridicole beghe su scontrini, diarie, tutte cose che chi è andato a votare si è ricordato bene, unite ai vergognosi toni usati in campagna elettorale. Insomma ai 5 Stelle, per scelta chiara e precisa di Casaleggio & Associato ligure manca l'intera classe dirigente e finché questa non sarà contemplata, finché non emergeranno figure politiche in grado di partorire pensieri autonomi dai 2 proprietari del marchio politico, questa specie di visione distorta della realtà, in cui gli unici depositari del Sapere sono loro e gli altri semplici numeri gli farà perdere altri 2,5 mln di voti, che per una forza d'opposizione è cosa assai grave perché significa che questa è stata fatta malissimo e in modo superficiale da chi siede in Parlamento.