a tutto questo come se non bastasse si aggiunge pure il rischio di infiltrazione dei gruppi jihadisti del Caucaso che avevano provocato i recenti attentanti in Russia....pare li abbiano invocati a gran voce alcuni esponenti dei movimenti che hanno partecipato alla rivolta di Kiev 
Bravo, questo è un punto interessante. I jihadisti non saranno in grado di modificare gli equilibri sul campo. Primo, perché i ceceni che combattono in Siria sono cattivi ma non tantissimi (gli altri se ne fottono di andare a far saltare in aria i russi). Secondo, perché i mujaheedin sanno fare solo guerriglia e i russi avranno vita facile nel difendere la Crimea e tenere le forze compatte.
Però molti stanno abbandonando la Siria, infastiditi dal fatto che ormai si combatte una guerra fratricida tutta interna ad al Qaeda e ai gruppi islamisti. Questa gente tornerà in patria, in Tunisia, in Libia, in Iraq, in Europa, etc, e allargherà ancora di più il fronte del terrorismo islamista.