Ansa e Internazionale italiani (anche se l'ultimo è mensile)
New York Times
Times
Basta
Stavolta non sono d'accordo con Calvin. La rielaborazione la devo fare io a monte, non loro a valle.
È giornalismo, non politica.
Me ne potrei uscire con la frase, cazzona ma moooolto Gramscista (chiaro in bocca a lui tutto era meno stupido e scontato), che qualsivoglia attività intellettiva (anche friggersi un uovo citaz.) è politica.
Insisto che è impossibile pretendere oggettività perchè qualsivoglia attività di redazione dello scibile presuppone una attività arbitraria (basti pensare alla scelta di quali notizie dare in risalto, quali in quinta pagina e quali non dare affatto).
Per me l'urgenza, lo ripeto, non è sui giornalisti, ma sugli editori e questo è uno dei pochissimi casi in cui l'esempio Yankee mi pare ottimo (ed abborrisco anche solo dirlo).
Ti faccio un esempio di giornalista che ho amato (e schifato quando ha cambiato carriera) che è Corradino Mineo....io la mattina, preparandomi, impazzivo per la sua edicola, sapevo che era schierata e che lui ha posizioni assai distanti dalle mie (darmi del progressista e quasi come darmi del fascista) eppure lui dava una lettura, forniva un taglio, alle sue notizie tale che facilitava e non tarpava la mia rielaborazione degli imput molto più che le ANSA......poi è chiaro che su ciò che diceva e mi interessava dovevo fare lavoro di collectio con altre fonti, ma quello è offrire spunti.