Il M5S ad esempio paga il macchietismo e l'autoreferenzialità (oltre a coglierne i frutti) del suo cosiddetto nonlìder, uno e bino, con tutto quel che ne consegue in termini di organizzazione, elaborazione, infiltrazioni di visioni reazionarie, ecc. Ma in teoria sarebbe un eccellente tentativo di restaurare una cazzo di democrazia matura in questo paese.
Senza comunque dimenticarci del contesto europeo dove i venerabili Draghi, Monti, Oli Rhen e Van Rompuy stanno facendo steppe desolate per mezzo di governanti compiacenti, di qualsiasi colore politico. A che livelli devono arrivare la disoccupazione e la povertà in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, prima che i dei mercati plachino la loro ira per gli immondi peccati di cui ci siamo macchiati???
eh buonì rispondimi un pò 
Ma che ti devo dire?

Tu parli di rivoluzione democratica, hai paura dei spargimenti di sangue non tenendo conto che sono proprio quei spargimenti di sangue ad aver modificato sensibilmente la nostra storia. L'unica rivoluzione che possiamo considerare non tale e' quella di Gandhi con la disobbedienza civile.
Il problema reale alla fin dei conti non e' manco la mancanza di un cervello, perche' da che mondo e mondo le rivoluzioni non e' le fa una persona sola ma le fa il popolo dietro a questa. Ed e' qui che per me cade l'asino, al ragazzo di oggi manca proprio l'idea della rivoluzione, manca l'idea del bene comune. Si vive alla campa e lascia campare, ma tra i giovani come in parte tra i vecchi.
Troverai millemila persone dietro un pc a dirti che la rivoluzione e' vicina, ma e' in dubbio quanti di quelli ne faranno parte. ( io probabilmente sono tra questi, non lo so. La rivoluzione non la devo fare io a 15 anni, ma quello che la vita sa gia' cos'e.)
L'italiano medio non vuole cambiare la storia, aspetta che la storia cambi lui.