Autore Topic: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?  (Letto 5981 volte)  Share 

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Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #20 il: 04 Maggio, 2013, 12:37:02 pm »


Io sogno una sinistra matura, senza bandiera rossa, senza ingrippi su Lenin e Fidel Castro, senza ossessioni anti americane e anti Vaticano e che si concentri sulla lotta al capitalismo massonico.
E allora vai benissimo a votare pd, i servi dei preti e degli ameriCANI...solo che poi la lotta la capitalismo massonico va a farsi benedire, eh.

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #21 il: 04 Maggio, 2013, 12:40:45 pm »
:sisi:
Da cui l'espressione:
"vade retro SARAGAT"
:look:


il mostro della corsia.mpg

Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #22 il: 04 Maggio, 2013, 17:01:24 pm »
E allora vai benissimo a votare pd, i servi dei preti e degli ameriCANI...solo che poi la lotta la capitalismo massonico va a farsi benedire, eh.

il PD potrebbe essere il partito perfetto, con altri nomi però e con meno interessi di caste varie da proteggere. Quindi un altro PD...

Secondo te, a più di 40 anni e con due figli , posso ancora votare partiti leninisti marxisti etc etc con mio figlio che tra poco gli regalano l'iphone ???

Il mondo è cambiato, dobbiamo svegliarci da sogni e illusioni "liceali"

Offline Ciùcciuettola

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #23 il: 04 Maggio, 2013, 17:17:05 pm »
Io sono completamente d'accordo con danielbertoni.  :sisi:
« Ultima modifica: 04 Maggio, 2013, 17:18:16 pm da buonin »
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #24 il: 04 Maggio, 2013, 17:32:45 pm »



 :look:

Starfred

R: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #25 il: 04 Maggio, 2013, 17:33:01 pm »
Secondo me il discorso dei tempi lascia sempre il tempo, appunto, che trova.
In realtà il confronto tra chi detiene i mezzi di produzione e chi no è tutt'ora argomento valido, così come lo è il Marxismo tutto. Anzi, forse non è mai stato così valido :asd:

Non sono cambiati i tempi, siete cambiati voi e, di conseguenza, avete modificato il vostro punto di vista.
Io non sono comunista, sono un democratico, sebbene abbia letto (grazie ad un professore di filosofia fantastico al tempo del liceo) Marx e lo apprezzi tutt'ora...sebbene abbia letto Honecker, e trovi giuste alcune sue osservazioni e, sebbene io creda che il revisionismo americano sulle esperienze socialiste sia stato pesante, sebbene creda nella validità di alcune esperienze, come quella cubana...non sono comunista. Perché bene o male, studio il sistema repubblicano, lo trovo giusto e dove non lo è passibile di riforma e non di rivoluzione.
Non mi sentirei coerente con me stesso se fossi comunista, sono troppo legato a questo mondo...e credo che debba esservi tutela dei lavoratori, stato sociale, sindacati che funzionino veramente, pubblica istruzione, sanità e finanziamento credibile ai partiti all'interno del sistema dove esistono garanzie costituzionali ampie e solidificate, e sia ottenibile agendo all'interno di un sistema in teoria valido.

Ma non vado a dire che non si debba essere comunisti perché accussi, è passato di moda, anzi credo sia un grande atto di forza ideologica...personalmente rispetto molto, pure se a nessuno fregherà un cazzo del rispetto di un socialdemocratico. :look:

È tutta una questione di idee, ognuno ha le sue. Non di tempi.

Offline danielbertoni

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Secondo me il discorso dei tempi lascia sempre il tempo, appunto, che trova.
In realtà il confronto tra chi detiene i mezzi di produzione e chi no è tutt'ora argomento valido, così come lo è il Marxismo tutto. Anzi, forse non è mai stato così valido :asd:

Non sono cambiati i tempi, siete cambiati voi e, di conseguenza, avete modificato il vostro punto di vista.
Io non sono comunista, sono un democratico, sebbene abbia letto (grazie ad un professore di filosofia fantastico al tempo del liceo) Marx e lo apprezzi tutt'ora...sebbene abbia letto Honecker, e trovi giuste alcune sue osservazioni e, sebbene io creda che il revisionismo americano sulle esperienze socialiste sia stato pesante, sebbene creda nella validità di alcune esperienze, come quella cubana...non sono comunista. Perché bene o male, studio il sistema repubblicano, lo trovo giusto e dove non lo è passibile di riforma e non di rivoluzione.
Non mi sentirei coerente con me stesso se fossi comunista, sono troppo legato a questo mondo...e credo che debba esservi tutela dei lavoratori, stato sociale, sindacati che funzionino veramente, pubblica istruzione, sanità e finanziamento credibile ai partiti all'interno del sistema dove esistono garanzie costituzionali ampie e solidificate, e sia ottenibile agendo all'interno di un sistema in teoria valido.

Ma non vado a dire che non si debba essere comunisti perché accussi, è passato di moda, anzi credo sia un grande atto di forza ideologica...personalmente rispetto molto, pure se a nessuno fregherà un cazzo del rispetto di un socialdemocratico. :look:

È tutta una questione di idee, ognuno ha le sue. Non di tempi.

una volta pensavamo che nei paesi socialisti era tutto bello, era l'eden, poi abbiamo capito, abbiamo visto, hanno parlato ....non che il mondo nostro sia l'eden, ma almeno tu qua non devi accettare che tua figlia o tua moglie si prostituisca col turista occidentale pe campà...

E poi il comunismo dovunque sia stato applicato è diventato fascismo, so che non vi piacerà ascoltarlo ma ne possiamo parlare.

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #27 il: 04 Maggio, 2013, 19:20:35 pm »
il PD potrebbe essere il partito perfetto, con altri nomi però e con meno interessi di caste varie da proteggere. Quindi un altro PD...

Secondo te, a più di 40 anni e con due figli , posso ancora votare partiti leninisti marxisti etc etc con mio figlio che tra poco gli regalano l'iphone ???

Il mondo è cambiato, dobbiamo svegliarci da sogni e illusioni "liceali"
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #28 il: 04 Maggio, 2013, 19:23:36 pm »

Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...

Io Wallerstein e Hobsbawn li ho studiati, e chiamarli marxisti.....nsomma.....

Offline djcarmine

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ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline SalvyTheCrow

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #30 il: 04 Maggio, 2013, 19:42:29 pm »
Voto Alfredo  :look:

Comunque, io credo che la strada intrapresa da SEL sia quella giusta. L'idea vendoliana rappresenta, a mio modo di vedere, la "sinistra" moderna di cui l'Italia ha bisogno in questo momento storico.

Rivoluzione Civile era una bella e caotica ammescafrancesca di gente, senza tanto senso, e ha fatto la sua fine naturale.
Il PD non è più di sinistra da quando la componente principale è diventata quella dei D'Alemiani e dei Renziani, e i pochi uomini di sinistra rimasti se ne stanno rendendo conto. Per questo confido nel "progetto" sponsorizzato da Vendola per l'8-11 maggio, a cui potrebbero/dovrebbero prender parte anche altre personalità meritevoli.
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #31 il: 04 Maggio, 2013, 20:14:55 pm »
Io Wallerstein e Hobsbawn li ho studiati, e chiamarli marxisti.....nsomma.....
neomarxisti...di sicuro liberi dall'ortodossia.
Non trovo altre categorie dove metterli, onestamente.

Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #32 il: 05 Maggio, 2013, 07:50:51 am »
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...

Ma stiamo parlando ancora di abolire la proprietà privata ? Ma tu ancora credi che nei paesi comunisti sia stato vissuto il comunismo ? Forse i primi 5-10 anni poi sono avvenute cose che neanche nei paesi dittatoriali sono avvenute.

Non bisogna mai pensare a debellare proprietà privata e mercato, altrimenti sono favolette, cose da slogan, bisogna creare redistribuzione del reddito, assistenza sociale migliore, maggiore tutela del lavoratore, rafforzare la scuola pubblica e farla essere l'unica capace di dare valore legale ai titoli per non creare una nazione di serie a e serie B.


Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #33 il: 05 Maggio, 2013, 07:58:27 am »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/

A proposito dei regimi comunisti....

Su Stalin poi io ci ho fatto la tesi universitaria, quando volete affrontiamo il discorso cccp


Offline DioBrando

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #34 il: 05 Maggio, 2013, 12:06:04 pm »
per me il comunismo più che passato di moda è proprio non più al passo con i cambiamenti che ha subito il mondo, ma la democrazia cristiana cattoconservatorfintoprogressista proposta dal PD è proprio agli antipodi. Possiamo sperare di avere in Italia un Partito Socialdemocratico come quello tedesco?
« Ultima modifica: 05 Maggio, 2013, 12:07:51 pm da DioBrando »

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #35 il: 05 Maggio, 2013, 13:04:04 pm »
neomarxisti...di sicuro liberi dall'ortodossia.
Non trovo altre categorie dove metterli, onestamente.

Wallerstein è uno storico braudeliano, francamente. Storico. Che poi vuole fare l'economista so cazzi suoi....
Per dire, Wallerstein ammette il mercato.

Hobswan è già più come dici tu, libero dall'ortodossia.

Detto questo, io penso che fin quando il marxismo ed i movimenti si ostineranno di ricercare il plusvalore nei rapporti di lavoro (e quindi di classe), faranno sempre la fine degli idioti, mi ricordano quel militare sperduto nel Borneo, che negli anni 70 ancora pensava che ci fosse la Seconda Guerra Mondiale.

Il vero plusvalore oggi esiste nella differenza di prezzo tra valore reale di un titolo azionario o di credito (quello basato sull'effettivo capitale) ed il suo valore gonfiato dalla speculazione, nel rischio creditizio distribuito, nelle plusvalenze delle grande banche d'affari e dei fondi d'investimento.

Alemao

Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #36 il: 05 Maggio, 2013, 13:19:38 pm »
Lavoro: sospesi senza preavviso, i dipendenti di Rifondazione Comunista chiamano i carabinieri

Sospesi dal lavoro senza nemmeno ricevere una mail, una raccomandata, una lettera formale. Che fossero licenziati lo hanno saputo soltanto quando sono arrivati in ufficio, dalla bocca di un dirigente che si rifiutava di firmare un documento per attestare quel giorno la presenza dei lavoratori. I quali sono stati costretti a chiamare i carabinieri.

Non è accaduto in una fabbrica qualsiasi bensì nella sede nazionale di Rifondazione Comunista, dove giovedì mattina 42 dipendenti del partito hanno appreso il loro destino dopo ore di attesa poiché nessuno si era premurato di avvisarli.

Sconvolti e arrabbiati, hanno chiesto un incontro immediato con il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero, per chiarire la vicenda ma Ferrero ha risposto che non era necessario poiché "la questione è tecnica e non politica".

E così i 42 lavoratori - tecnici, informatici, giornalisti e addetti alla vigilanza, centralinisti - hanno deciso di denunciare pubblicamente il loro travaglio lavorativo alle dipendenze di un partito "nato per difendere i diritti dei lavoratori" che negli ultimi anni, scrivono, avrebbe trattato i suoi dipendenti "alla stregua di nemici da combattere".

In una lettera aperta pubblicata ieri pomeriggio su Facebook, i firmatari accusano il partito di non avere mai accolto le richieste dei lavoratori in cassintegrazione dal 2009: "Nonostante ancora dipendenti del partito, non siamo mai stati contattati né invitati alle tante assemblee che sappiamo si sono svolte con gli altri lavoratori". E Ferrero, aggiungono, non ha mai voluto incontrarli. Fino all'epilogo del 2 maggio, quando hanno dovuto chiedere l'intervento dei carabinieri per ottenere un semplice certificato di presenza. E concludono amaramente: "Faremo valere i nostri diritti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione compreso, se sarà necessario, il ricorso al Tribunale".

Proprio su Facebook il segretario Ferrero ha voluto commentare la lettera porgendo le scuse per "il casino" accaduto la mattina del 2 maggio:

"L'incontro del 30 aprile per affrontare insieme il problema della cassintegrazione non ancora rinnovata è stato fatto saltare dalle organizzazioni sindacali". Perché allora non incontrare almeno informalmente i dipendenti per rassicurarli? Anche per questo il leader di Rifondazione ha una risposta: "Essendoci una trattativa sindacale in corso era meglio evitare di avere più sedi di discussione in cui si rischiava di non capire più nulla".



Il testo integrale della lettera dei cassintegrati del Partito della Rifondazione Comunista


Spoiler
Ieri è andato in scena l'ultimo (spero) penoso atto della vicenda di noi cassintegrati del Partito della Rifondazione Comunista. Essendo scaduta la cassa integrazione il 30 aprile scorso, non avendo ricevuto ancora le lettere di licenziamento già preannunciate dal Prc con l'avvio della procedura di mobilità per 42 lavoratrici e lavoratori, né nessun'altra comunicazione da parte del Prc, ieri mattina alle h. 9.00 ci siamo presentati, come prescritto dalla legge, sul nostro posto di lavoro presso la Direzione Nazionale in viale del Policlinico.
Dopo tre anni e sette mesi di cassa integrazione (a 0 ore), ci aspettavamo di essere accolti da un qualche dirigente o responsabile che ci dicesse cosa potevamo fare invece abbiamo aspettato nell'atrio per circa tre ore l'arrivo del tesoriere nazionale Mimmo Caporusso il quale, una volta arrivato ci ha fatto leggere una lettera-a noi mai pervenuta-nella quale è scritto che tutti i dipendenti interessati dalla procedura sono "sospesi dal lavoro e dalla retribuzione" a partire dal primo maggio.

Alla richiesta reiterata più volte di registrare la nostra presenza sul posto di lavoro per tutelarci da una possibile accusa di assenteismo ci è stato risposto che nessun documento sarebbe stato firmato e che potevamo andarcene. A quel punto non abbiamo avuto altra scelta che chiamare i Carabinieri i quali, arrivati in Direzione, hanno messo a verbale la presenza di ognuno di noi sul posto di lavoro.

Siamo in cassa integrazione dal settembre 2009. Nessuno di noi aveva incarichi politici, siamo lavoratori come tutti gli altri: centralinisti, tecnici, informatici, segretari di dipartimento, addetti alla vigilanza, giornalisti.

Nel 2009 ci fu comunicato dal Segretario Paolo Ferrero che il Prc avrebbe fatto tagli orizzontali del 50% su tutte le spese e che quindi il 50% del personale sarebbe stato licenziato da un giorno all'altro. Iniziarono le trattative. Proponemmo contratti di solidarietà e ci furono negati. Proponemmo di mettere a frutto alcune sedi di proprietà del Prc per aprire cooperative o associazioni che fornissero servizi da un lato e reddito dall'altro coinvolgendo anche i territori per iniziare così un processo di trasformazione prima di tutto politica di un partito che ormai era fuori dal parlamento e affrontare con una pratica diversa le contraddizioni aperte dalla gestione che aveva portato a quell'epilogo.

Sordi a quella che tuttora riteniamo essere la sostanza di tutta la vicenda ci risposero che le sedi non si potevano toccare perché servivano "a fare politica" (la stessa
vecchia politica che ha portato all'esaltante successo della lista Ingroia!) salvo poi averne già vendute parecchie per un valore di 15 milioni di euro e deliberare la vendita di altre 26 per un valore stimato di quasi 7 milioni di euro. Quando infine arrivammo a ottenere almeno la cassa integrazione proponemmo ovviamente, come succede in tutti i posti di lavoro, la rotazione e ancora una volta ci fu risposto che era impossibile. Così, senza considerare né le professionalità, né i carichi familiari, né l'anzianità di servizio scelsero le persone da tenere a lavoro basandosi esclusivamente su criteri di fedeltà alle aree politiche interne e gli altri li misero in cassa integrazione a zero ore.

In questi tre anni e sette mesi abbiamo chiesto varie volte di avere un confronto serio con Paolo Ferrero e gli altri dirigenti del Prc. Confronto che abbiamo chiesto di nuovo ieri mattina, e al quale di nuovo Ferrero si è sottratto con l'alibi che la questione è tecnica e non politica. Nonostante ancora dipendenti del partito, non siamo mai stati contattati né invitati alle tante assemblee che sappiamo si sono svolte con gli altri lavoratori. Siamo stati trattati alla stregua di nemici da combattere e ciò che è successo ieri è un epilogo degno dei peggiori padroni.

Faremo valere i nostri diritti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione compreso, se sarà necessario, il ricorso al Tribunale.
Eravamo dipendenti di un partito nato per difendere i diritti dei lavoratori, oggi ci ritroviamo a dover chiamare i Carabinieri per difendere i nostri diritti da quello stesso partito.

Lavoratori/trici cassintegrati/e della Direzione Nazionale del Prc



Che incredibile figura di merda. È proprio vero: non c'è più religio....aehm Comunismo. :asd:

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #37 il: 05 Maggio, 2013, 13:50:37 pm »
Ma stiamo parlando ancora di abolire la proprietà privata ? Ma tu ancora credi che nei paesi comunisti sia stato vissuto il comunismo ? Forse i primi 5-10 anni poi sono avvenute cose che neanche nei paesi dittatoriali sono avvenute.

Non bisogna mai pensare a debellare proprietà privata e mercato, altrimenti sono favolette, cose da slogan, bisogna creare redistribuzione del reddito, assistenza sociale migliore, maggiore tutela del lavoratore, rafforzare la scuola pubblica e farla essere l'unica capace di dare valore legale ai titoli per non creare una nazione di serie a e serie B.
Perché mi rispondi con argomenti che non c'entrano niente? tu devi semplicemente dirmi come lo combatti il "capitalismo massonico" senza fare facile demagogia.
Altrimenti la discussione non prosegue.
Aspetto una tua proposta concreta, grazie.

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #38 il: 05 Maggio, 2013, 13:56:00 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/reinaldo-arenas-storia-del-poeta-invisoal-regime-castrista/88050/

A proposito dei regimi comunisti....

Su Stalin poi io ci ho fatto la tesi universitaria, quando volete affrontiamo il discorso cccp

Queste sono sparate che esulano dalla discussione.
Restiamo IT, se vogliamo portare la marana dell'argomentazione su Cuba,Fidel o Stalin è tempo perso, ci sono pagine intere in questo forum che lo dimostrano.
Puoi portarmi migliaia di link sui dissidenti cubani, io rimarrò sempre sulle mie posizioni fideliste...posso ribattere con la storia, tu hai fatto la tesi su Stalin io sui soprusi dell'imperialismo in tutta l'america latina e in Italia.
Ripeto, se mi dici come si combatte il capitalismo senza ideologia mi fai un favore, altrimenti la discussione non ha sbocchi.

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #39 il: 05 Maggio, 2013, 14:08:10 pm »
Wallerstein è uno storico braudeliano, francamente. Storico. Che poi vuole fare l'economista so cazzi suoi....
Per dire, Wallerstein ammette il mercato.

Hobswan è già più come dici tu, libero dall'ortodossia.

Su Wallerstein e le influenze di Braudel nel suoi lavori hai pienamente ragione, ripeto che il suo lavoro economico/sociale, soprattutto quello riguardante il sistema mondo, può essere pienamente inserito nel faldone neomarxista...ricordo che nelle lezioni di relazioni internazionali il prof. Andreatta (figlio del prodiano Beniamino) ricercava le assonanze tra il pensiero di Lenin sull'imperialismo e appunto lo sviluppo successivo di tale teoria, citando Wallerstein e il suo concetto di sottosviluppo e dipendenza della periferia dal cento del mondo. Ho tutti i libri a proposito, ma non ho voglia di andare ad approfondire... :look:
Hobsbawm invece non l'ho studiato, però ho letto il libro "Perché riscoprire l'eredità del marxismo" e lo consiglio vivamente a tutti.