Autore Topic: Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?  (Letto 5974 volte)  Share 

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Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #40 il: 05 Maggio, 2013, 14:13:27 pm »
Queste sono sparate che esulano dalla discussione.
Restiamo IT, se vogliamo portare la marana dell'argomentazione su Cuba,Fidel o Stalin è tempo perso, ci sono pagine intere in questo forum che lo dimostrano.
Puoi portarmi migliaia di link sui dissidenti cubani, io rimarrò sempre sulle mie posizioni fideliste...posso ribattere con la storia, tu hai fatto la tesi su Stalin io sui soprusi dell'imperialismo in tutta l'america latina e in Italia.
Ripeto, se mi dici come si combatte il capitalismo senza ideologia mi fai un favore, altrimenti la discussione non ha sbocchi.

il capitalismo non lo cancelli più , fino alla fine del mondo ci sarà chi avrà il capitale e chi no. Il problema non è quello, è rendere il capitalista, da agnelli al proprietario del ristorante, UMANO . E avere un favor legislativo e statale per il lavoratore dipendente, cosa che stiamo perdendo per una deriva a destra della nostra società

Le ideologie sono funzionali a chi comanda occultamente, ancora non lo hai capito ?

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #41 il: 05 Maggio, 2013, 15:19:02 pm »
il capitalismo non lo cancelli più , fino alla fine del mondo ci sarà chi avrà il capitale e chi no. Il problema non è quello, è rendere il capitalista, da agnelli al proprietario del ristorante, UMANO . E avere un favor legislativo e statale per il lavoratore dipendente, cosa che stiamo perdendo per una deriva a destra della nostra società

Le ideologie sono funzionali a chi comanda occultamente, ancora non lo hai capito ?
Ok, questa è una tua considerazione.
Posso concordare o meno, manca adesso il passaggio dove tu esplichi come limitare questo potere. Nel caso tu non l'abbia capito, il capitale è potere, non è fondamentale abolire la proprietà privata, piuttosto mettere limiti alle grandi proprietà di capitali  e alle multinazionali che in nessun caso possono essere più grandi e influenti degli stati nazionali.
Un'altra cosa volevo chiederti...ma cosa intendi per capitalismo "massonico"? non c'è bisogno di cadere nel complottismo, le élites dominanti non sono poi così occulte, i personaggi che stanno dietro la maschera democratica li conosciamo bene...ed è conseguenza di quanto appena detto.
« Ultima modifica: 05 Maggio, 2013, 15:20:07 pm da noel »

Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #42 il: 05 Maggio, 2013, 16:38:07 pm »
Ok, questa è una tua considerazione.
Posso concordare o meno, manca adesso il passaggio dove tu esplichi come limitare questo potere. Nel caso tu non l'abbia capito, il capitale è potere, non è fondamentale abolire la proprietà privata, piuttosto mettere limiti alle grandi proprietà di capitali  e alle multinazionali che in nessun caso possono essere più grandi e influenti degli stati nazionali.
Un'altra cosa volevo chiederti...ma cosa intendi per capitalismo "massonico"? non c'è bisogno di cadere nel complottismo, le élites dominanti non sono poi così occulte, i personaggi che stanno dietro la maschera democratica li conosciamo bene...ed è conseguenza di quanto appena detto.

Quando parlo di capitalismo massonico non intendo riferirsi alla massoneria , ma in senso lato, a gruppi occulti che tutelano interessi sovranazionali e che guidano l'economia mondiale e purtroppo decidono tutto, avendo in mano le banche....

Tu mi chiedi come limitare questo potere, per me attraverso partiti o movimenti democratici, che abbandonano ogni zavorra 68ina , ogni ideologia ottocentesca e si concentrano unicamente sul l'acquisizione del potere, da utilizzare a favore del popolo

Il PD insomma ma come uno lo immaginerebbe a livello di sogni, con gente che non hanno scheletri nell'armadio....

Alemao

Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #43 il: 05 Maggio, 2013, 17:21:56 pm »
tranquilli: il catoplebismo ci salverà. :cazzimm:

Ma non solo. Ci penserà anche Ferrero che ha appena licenziato senza motivo e senza preavviso 42 dipendenti di Rifondazione Comunista. Queste sì che sono politiche per il lavoro. Nel frattempo Bertinotti presenzierà al matrimonio della Marini. Ma arò cazz staje stu Comunismo?  :look:

Offline kowalski

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #44 il: 05 Maggio, 2013, 18:38:09 pm »
Ma senza ideologia come lo combatti questo "capitalismo massonico"? se me lo spieghi ne parliamo tranquillamente...
L'unico movimento ideologico a denunciare l'abominio capitalista, imperialista e liberista è il marxismo-leninismo, non ne esistono altri con tale consistenza culturale.
Io vi ricordo che esiste la corrente neo-marxista, eh...non è che Marx viene preso costantemente alla lettera a 150 anni di distanza, sebbene sia ancora di influente attualità. Consiglio la lettura di Chomsky, Wright, Wallerstein o Eric Hobsbawm per citare i primi che mi vengono in mente.
Ps: sempre a citare Marx o Lenin...perché non ci ricordiamo mai della grandezza del pensiero di Antonio Gramsci? uno che ci aveva visto lungo...
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.
Polemico ergo sum

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #45 il: 05 Maggio, 2013, 19:21:22 pm »
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.

Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?

Offline kowalski

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #46 il: 05 Maggio, 2013, 20:02:56 pm »
Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?
Beh non sono un economista, e mi interessa pochissimo il dibattito tecnico in questo senso, da quel che leggo in rete da economisti diversi come Krugman, Reich, Roubini o neo-keynesiani italiani come Gallino, i nostri Brancaccio, Realfonzo stanno sostenendo una politica di intervento pubblico, e in Usa il pacchetto di stimolo di Obama sembra stia dando buoni risultati...
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Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #47 il: 05 Maggio, 2013, 20:09:07 pm »
Beh non sono un economista, e mi interessa pochissimo il dibattito tecnico in questo senso, da quel che leggo in rete da economisti diversi come Krugman, Reich, Roubini o neo-keynesiani italiani come Gallino, i nostri Brancaccio, Realfonzo stanno sostenendo una politica di intervento pubblico, e in Usa il pacchetto di stimolo di Obama sembra stia dando buoni risultati...

E sbagli, permettimi, perchè il malato si riconosce dalla malattia, non perchè è malato.

comunque sì, ma in USA hanno fatto anche la legge Dodd-Frank, collegata a questo intervento. Che comunque è limitata rispetto a quello che farei io, ma è quantomeno una risposta diversa a quelle estrapolate paro paro dal Novecento.

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #48 il: 05 Maggio, 2013, 20:28:54 pm »
Keynes e Marx sono due cose diverse, non complementari o sottoposti a stadio.

Se Keynes fosse ancora vivo, ma pure Smith (era tra i pochissimi punti d'incontro tra i due) le società per azioni non esisterebbero o sarebbero una cosa assai diversa.

Purtroppo con una finanza come questa, puoi fare ben poco con gli investimenti pubblici o il credito agevolato.

Vanno cambiate le regole del gioco: va posto un limite massimo ai fondi d'investimento, vanno abolite le banche d'investimento e nazionalizzate obbligatoriamente, e vanno tassate pesantemente le speculazioni economiche nel breve periodo. Sennò l'intervento del settore pubblico diventa l'ennesima variabile, di quelle già considerate dai broker internazionali.
Su questo si gioca la lotta veramente di sinistra, nel presente. E m'fann pur rirer coloro che individuano il male nel povero maronno che tenta ancora di avviare una qualsivoglia lotta industriale, l'autogestione operaia, i soviet e il plusvalore degli sporchi borghesi produttori.
Ccà gli imprenditori s'stann accrenn, qua plusvalore?
Giovà, di Stiglitz che ne pensi?

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #49 il: 05 Maggio, 2013, 20:30:23 pm »
Quando parlo di capitalismo massonico non intendo riferirsi alla massoneria , ma in senso lato, a gruppi occulti che tutelano interessi sovranazionali e che guidano l'economia mondiale e purtroppo decidono tutto, avendo in mano le banche....

.
Su questo diciamo la stessa cosa... :sisi:
E' sulle soluzione che differiamo.

Offline noel

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #50 il: 05 Maggio, 2013, 20:31:45 pm »
Ma senza scomodare Marx, già ritornare a Keynes sarebbe grasso che cola, e potrebbe essere la naturale base di partenza per una piattaforma contro l'austerità (e non contro il rigore) e il neoliberismo.
Vediamo che ne pensa Diego di tutto ciò... :look: :look:

Offline nickwire

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #51 il: 05 Maggio, 2013, 20:35:06 pm »
Giovà, di Stiglitz che ne pensi?

Il Veltroni dell'economia mondiale. Chiagn e fott.

Critica il Washigton Consensus, ma ha gestito la Banca Mondiale per ben 3 anni, critica la finanziarizzazione dell'economia, ma ha assistito inerme all'esplosione della stessa mentre lavorava nell'amministrazione Clinton.

O è paracul, o dorm c a zizza mmocc.


L'unico economista di quella mazzamma che stimo è Krugman.

Offline danielbertoni

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #52 il: 05 Maggio, 2013, 23:52:21 pm »
tranquilli: il catoplebismo ci salverà. :cazzimm:

Ma non solo. Ci penserà anche Ferrero che ha appena licenziato senza motivo e senza preavviso 42 dipendenti di Rifondazione Comunista. Queste sì che sono politiche per il lavoro. Nel frattempo Bertinotti presenzierà al matrimonio della Marini. Ma arò cazz staje stu Comunismo?  :look:

ecco bertinotti....quell'uomo è stato l'ultimo che mi ha preso per il culo. Lo votai all'epoca del governo prodi, quando divenne presidente della camera. Sembrava il "migliore", si è rivelato un ipocrita....tra lui e d'alema mi sono crollati anni e anni di "ideologia". Quella scossa mi ha fatto aprire gli occhi definitivamente, parlamm parlamm, ma poi ai leader del partito gli piace la bella vita come negli altri partiti , tale e quale

Sui comunisti stranieri avevo già aperto gli occhi da anni.

Il problema vero è che se nella vita "comunista" non ci credono neanche i leaders come possiamo pensare che ci possa credere la base ? Forse è giusto pensare, lo dimostra anche la cina, che il comunismo è morto. Ma non è morta la sinistra "moderata", che abbandona le ideologie ottocentesche per una difesa moderna delle classi più deboli, ma riconoscendo mercato proprietà privata e capitale

Offline Vino a Tavola

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #53 il: 06 Maggio, 2013, 10:07:19 am »
Vediamo che ne pensa Diego di tutto ciò... :look: :look:
Solo soddisfazione per aver anticipato quello che sta diventando un dibattito sempre più diffuso e necessario :mangia:

Offline SalvyTheCrow

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #54 il: 06 Maggio, 2013, 10:42:32 am »
ma in Italia il comunismo è morto da tempo e i comunisti non esistono più se non in testa a silvio. D'altronde, ad oggi l'Italia ha bisogno di Sinistra ma non di comunismo. Il problema è che anche di sinistra ne è rimasta ben poca.
sii sempre la star della freva altrui.
Ma vergognati, schiavo sudista che non sei altro!

Offline Ciùcciuettola

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #55 il: 08 Maggio, 2013, 07:37:02 am »
Mi dicono che sabato si farà una grande cosa per quanto riguarda il progetto di Vendola. L'evento, probabilmente, sarà disponibile su Rai News.
« Ultima modifica: 08 Maggio, 2013, 07:39:04 am da buonin »
Si quella volta che feci una loffa dopo aver mangiato pasta e fagioli con la cotica e te la mettesti ad odorare per vedere se riuscivi a trovare il senso della vita.

Offline Rage

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #56 il: 10 Maggio, 2013, 09:34:23 am »
Ah cmq volevo dire che i grullini hanno salvato l'Italia, è questo il topic adatto?  :look: :look: :look:
Uà, a leggere a vuje pare quasi che uno deve avere una chiamata dal padreterno vestito da Piero Pelù "Vuaaaaaai a ingegnueeeeria!".   Nella diatriba tifo per Rage che [...] all'epoca della discussione della triennale, jette con il capello scuncecato, l'occhio nickuariano e la barbetta alla Castellitto. Foto che valevano molto più di mille parole su quello che ha passato e sta passanne.  
   :look:

Offline calvin

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Re:Conclusa l'esperienza di Riv. Civile: quale futuro per la "sinistra"italiana?
« Risposta #57 il: 10 Maggio, 2013, 10:16:14 am »
Resto convinto che il problema dei partiti di sinistra in italia non sia di composizione o di programma, ma proprio di struttura.

Bisogna ripartire da Labriola o, se si preferisce essere più moderni dalle intuizioni del da me odiatissimo Beppe Grillo......nel senso che bisogna innanzitutto lavorare per creare una struttura radicata nei territori, nelle lotte di base, nei pochi luoghi di lavoro rimasti, nelle scuole, nelle università, nei movimenti di resistenza....una struttura che venga a prendere un ruolo fondamentale dove ci sono sane e bellissime esplosioni di odio e di rabbia; poi ne conseguirà naturalemnte la nascita di un partito serio e non di una accozzaglia di dirigenti politici che si unisce e disunisce come un blob informe ed inutile.




I partiti di sinistra sono sempre nati, in ogni fase storica, dalle esigenze delle basi e non per intercettare queste esigenze....così nasce il PSI delle origini, così nasce l'allora PCdI e poi PCI, ma così nascono anche il PDUP o (in parte e in maniera parassitica dai nostri movimenti) RifCom e i suoi epigoni.
Se i partiti volgiono esistere solo su inutili programmi, peraltro evidentemente di minoranza, e non sulla lotta delle genti allora continueranno ad essere inutili e marginali e, francamente, non me ne dispiace manco un poco.




Solo la lotta paga.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!