Autore Topic: Scelta professionale  (Letto 4219 volte)  Share 

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Offline wendell

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R: Scelta professionale
« Risposta #20 il: 11 Aprile, 2013, 16:44:12 pm »
Io voglio durmí
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

falceEmarcello

Re:R: Scelta professionale
« Risposta #21 il: 11 Aprile, 2013, 16:45:01 pm »
Io voglio durmí
E miettet o pigiam o zi :look:

Offline djcarmine

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Re:Scelta professionale
« Risposta #22 il: 11 Aprile, 2013, 21:27:55 pm »
Perche' non sono disposto a barattare il campare tranquillo per le ambizioni :asd:
Ma anche se lo fossi ti assicuro che accenture non sarebbe comunque il posto giusto, esperienza personale carmenie'
si ma dic no :look: che succede la dentro? ti schiavizzano? è tutto a raccomandazioni? un noto prof  ne parlò molto bene dell'esperienza in accenture, sebbene comunque s'adda ricere che da quanto ho capito è molto legato ad essi
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

falceEmarcello

Re:Scelta professionale
« Risposta #23 il: 12 Aprile, 2013, 10:01:31 am »
si ma dic no :look: che succede la dentro? ti schiavizzano? è tutto a raccomandazioni? un noto prof  ne parlò molto bene dell'esperienza in accenture, sebbene comunque s'adda ricere che da quanto ho capito è molto legato ad essi
Si carmine e' molto orientata all'obiettivo, anche se devo dire che pagano bene e premiano ma e' fondamentalmente una struttura che per come e' organizzata stai sempre li' a rispondere a qualcuno di quello che fai o non fai e costringe alla fine ad instaurare un clima competitivo piuttosto che collaborativo, infatti pur essendo presenti su un cuofano di attivita' e pur avendo una metologia molto efficace fann semp cacat aro' vann vann :look:

Offline djcarmine

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Re:Scelta professionale
« Risposta #24 il: 12 Aprile, 2013, 10:27:36 am »
Si carmine e' molto orientata all'obiettivo, anche se devo dire che pagano bene e premiano ma e' fondamentalmente una struttura che per come e' organizzata stai sempre li' a rispondere a qualcuno di quello che fai o non fai e costringe alla fine ad instaurare un clima competitivo piuttosto che collaborativo, infatti pur essendo presenti su un cuofano di attivita' e pur avendo una metologia molto efficace fann semp cacat aro' vann vann :look:

insomma ci si scanna a vicenda per mille lire e non vengono premiate le capacità?
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

falceEmarcello

Re:Scelta professionale
« Risposta #25 il: 12 Aprile, 2013, 10:32:20 am »
insomma ci si scanna a vicenda per mille lire e non vengono premiate le capacità?
Si e spesso non e' neanche per l'aspetto economico ma solo per la gerarchia aziendale :sisi:

Offline joint

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Re:Scelta professionale
« Risposta #26 il: 12 Aprile, 2013, 11:52:33 am »
ti consiglio di non fare il passo più lungo della gamba.
Valuta bene e metti in conto che con nuove responsabilità e nuove mansioni non è detto che possa avere gli stessi risultati che hai attualmente. E questo significherebbe non superare il periodo di prova (ormai lo mettono in ogni contratto) e quindi perderesti a filippo e o panar.
Se poi l'offerta è troppo vantaggiosa vutt't a piett e palomm e fai di necessità virtù.

Offline djcarmine

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Re:Scelta professionale
« Risposta #27 il: 12 Aprile, 2013, 11:58:06 am »
Si e spesso non e' neanche per l'aspetto economico ma solo per la gerarchia aziendale :sisi:

capito la situazione  :sisi:

ma mo da un fatto usciamo all'altro, mi scusi il celtico fabrizio se approfitto del topic, ma secondo voi è veramente così sconveniente lavorare dopo la triennale? premetto che la mia aspirazione sarebbe quella di completare gli studi e ,come dissi a stefano, se ci fossero le condizioni non mi spiacerebbe addirittura tentare la via del dottorato. però dall'altro lato penso anche che non ho i 21-22 anni di altri neolaureati e che sarebbe ora di accumulare anche esperienza di lavoro e soprattuto na cos' e renar  :look: quindi non sono ancora certo al 101% di continuare a settembre
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline joint

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Re:Scelta professionale
« Risposta #28 il: 12 Aprile, 2013, 12:10:40 pm »
capito la situazione  :sisi:

ma mo da un fatto usciamo all'altro, mi scusi il celtico fabrizio se approfitto del topic, ma secondo voi è veramente così sconveniente lavorare dopo la triennale? premetto che la mia aspirazione sarebbe quella di completare gli studi e ,come dissi a stefano, se ci fossero le condizioni non mi spiacerebbe addirittura tentare la via del dottorato. però dall'altro lato penso anche che non ho i 21-22 anni di altri neolaureati e che sarebbe ora di accumulare anche esperienza di lavoro e soprattuto na cos' e renar  :look: quindi non sono ancora certo al 101% di continuare a settembre
se sei una persona responsabile e ti commisuri in una realtà aziendale "sana" puoi tranquillamente lavorare e laurearti.
Ricorda che hai da contratto i permessi studio per seguire i corsi e fare gli esami. Ovviamente sarebbe un buon comportamento da parte tua avvisare l'azienda delle tue intenzioni e metterli al corrente di eventuali assenze. Preparati a vita sociale 0 ma un sacrificio adesso potrebbe poi ripagarti tanto in futuro.

Offline joint

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Re:Scelta professionale
« Risposta #29 il: 12 Aprile, 2013, 12:11:32 pm »
ma per me carmine caro, puoi anche chiavarti un dito in culo 8 ore al giorno e farti riconoscere l'infermità mentale e il 100% di invalidità inps con annessa pensione di accompagnamento.

falceEmarcello

Re:Scelta professionale
« Risposta #30 il: 12 Aprile, 2013, 12:26:25 pm »
capito la situazione  :sisi:

ma mo da un fatto usciamo all'altro, mi scusi il celtico fabrizio se approfitto del topic, ma secondo voi è veramente così sconveniente lavorare dopo la triennale? premetto che la mia aspirazione sarebbe quella di completare gli studi e ,come dissi a stefano, se ci fossero le condizioni non mi spiacerebbe addirittura tentare la via del dottorato. però dall'altro lato penso anche che non ho i 21-22 anni di altri neolaureati e che sarebbe ora di accumulare anche esperienza di lavoro e soprattuto na cos' e renar  :look: quindi non sono ancora certo al 101% di continuare a settembre
Ora come ora posso solo dirti che in buona sostanza il lavoro che troveresti con la quinquennale e' lo stesso identico che troveresti con la triennale.
Pero' a livello teorico c'e' una piccola differenza e cioe' che andando subito a lavorare completeresti il tuo percorso di formazione confrontandoti direttamente su sistemi "malati".
un conto e' sapere che un sistema e' fatto male e come e perche' e' fatto male con la consapevolezza di quale sia il modo "giusto" di fare, un'altra e' invece avere a che fare con un ambiente sbagliato e per forza di cosa considerarlo "buono" perche accussi "funziona".
In sintesi praticamente non cambia niente ma teoricamente c'e' una dofferenza abissale, sopratutto nel campo dei sistemi informatici tra il mondo reale e quello accademico.

Offline Sam Ent

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Re:Scelta professionale
« Risposta #31 il: 12 Aprile, 2013, 14:52:40 pm »
Ora come ora non farei la specialistica. O , se posso permettermi , opterei per una scelta ibrida.  Triennale più 5 o 6 esami a gettone che sono veramente importanti.


Comunque ho sfruttato l'unica abilità che mi è sempre stata riconosciuta : dire le cose a metà. Li ho semi-appesi. Nel senso che ho detto che per ora è NO, ma non è detto che fra qualche mese possa dire di si alla loro offerta(il rischio di restare appeso l'ho calcolato). Fare lavori di un livello più alto e girare un pò mi affascina, però non voglio interrompere il percorso di formazione (parlo di contenuti, non di contratto) che mi ero prefissato di perseguire laddove mi trovo ora. Inoltre ho detto chiaramente che non mi spaventa lavorare fino a tardi o stare sotto stress, ma piuttosto il fatto di esser sbattuto costantemente in giro per l'italia poichè qualche legame ce l'ho e dopo un anno e mezzo da emigrante credo di esser riuscito a mantenerlo bene.
Alla fine sarebbero stati (nel best best case, che non è detto che si presentasse) circa 5000 lordi in più l'anno, che spostandosi a Milano sarebbero spariti magicamente tra affitto, box auto, costo della vita e cazzi e mazzi vari.
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

Offline djcarmine

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Re:Scelta professionale
« Risposta #32 il: 12 Aprile, 2013, 18:12:32 pm »
quindi possiamo sfatare il mito secono cui quei 2 anni di magistrale trasformano un fravecatore da sotto-occupare in un perfetto ingegnere, si tratta solo di approcciarsi al lavoro con maggiore consapevolezza? io stavo pure prendendo l'idea di iscrivermi e nel contempo fare qualche colloquio senza impegno (anche per capire cosa significa fare un colloquio nel mio settore) e poi vedere come vanno le cose e che testa tengo di fare. ma nemmeno nel prosieguo della carriera la differenza tra i due titoli può pesare?
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Genny Fenny

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R: Re:Scelta professionale
« Risposta #33 il: 12 Aprile, 2013, 18:20:12 pm »
ma nemmeno nel prosieguo della carriera la differenza tra i due titoli può pesare?


Ma certo che sì.
E al di là del valore che si vuole attribuire alla laurea sta di fatto che per la maggior parte dei posti senza magistrale oramai non ti fanno manco sedere.

Offline Sam Ent

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Re:R: Re:Scelta professionale
« Risposta #34 il: 12 Aprile, 2013, 18:38:35 pm »


Ma certo che sì.
E al di là del valore che si vuole attribuire alla laurea sta di fatto che per la maggior parte dei posti senza magistrale oramai non ti fanno manco sedere.

e anche fiorenzo ha ragione.
Diciamo che alcuni non ti chiamano proprio. Però voglio fare una precisazione : la mia visione è forse un pò offuscata dall'ambiente bergamasco. Chiarisco che è meglio. Qui la generazione di 35-40enni so figli di gente che si alzava alle 5(alle 4 se erano in valle) di mattina e alle 7 stev in cantiere a milano a faticà, e milano l'hanno costruita loro. Sti ragazzi allora (i 35-40enni di cui prima) 20 anni fa non avevano la cultura dell'università, ma solo della fatica. I bergamaschi sono e giapponesi di italia. Quindi dopo le scuole tecniche si menavano nel settore informatico e si costruivano na carriera, chi più spumeggiante chi meno.
La cosa è andata avanti fino a una decina d'anni fa. Perchè qui la fatica ce ne era e pure tanta, quindi studiare nn era poi così necessario. Risultato è che io adesso mi trovo a colloquiare con gente che il pezzo di carta non lo ha, ma che è tecnicamente molto valida. Forse sto dicendo un'accozzaglia di ovvietà, forse ha ragione marcello a dire che sulla lunga distanza una diversificazione ci sarà. Carminiè questo non te lo so dire.
C'è da dire che se vuoi faticare e basta , ti prendi un bel biglietto del treno, e con la laurea triennale qualcosa trovi.
Se vuoi bussare alla porta ( non entrare eh ) di certe aziende un pò più importanti, devi avere anche quella di secondo livello.
A me su linkedin arrivano 3-4 offerte al mese, che poi non le cago perchè molte sono in inghilterra e per motivi affettivi io fuori dall'italia non mi posso spostare, però non sono sicuro che mi arriverebbero lo stesso se mi fossi fermato alla triennale.

Dipende da che vuoi fare? Vuoi cominciare a spratichirti subito? Bene, fatti quei 4 o 5 esami importanti della specialistica e va via da napoli. Vuoi almeno annusare società più importanti? Prendi anche la specialistica.
Siete troppo banali. Per non dire gente e sfaccimm.

falceEmarcello

Scelta professionale
« Risposta #35 il: 12 Aprile, 2013, 19:35:43 pm »
quindi possiamo sfatare il mito secono cui quei 2 anni di magistrale trasformano un fravecatore da sotto-occupare in un perfetto ingegnere, si tratta solo di approcciarsi al lavoro con maggiore consapevolezza? io stavo pure prendendo l'idea di iscrivermi e nel contempo fare qualche colloquio senza impegno (anche per capire cosa significa fare un colloquio nel mio settore) e poi vedere come vanno le cose e che testa tengo di fare. ma nemmeno nel prosieguo della carriera la differenza tra i due titoli può pesare?

Io sono vecchio ordinamento quindi non te lo so dire.
So solo che, per esempio io con la laurea di ing. sono stato assunto da una azienda ( forse la "migliore" fra le non miltinazionali ) direttamente col livello superiore a gente che stava in azienda da 15 anni, e' un fatto legislativo.
Carmenie' a final si o tien overament e tien genio vai annanz, il problema e' entrare "dopo la prima assunsione il campo laurea del curriculum non lo leggono nemmeno piu'" come mi disse peppe bruno prof di ricerca operativa quand me laureai ormai 10 anni or sono
« Ultima modifica: 12 Aprile, 2013, 19:38:10 pm da F&Marcello »

Offline Sam Ent

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Re:Scelta professionale
« Risposta #36 il: 12 Aprile, 2013, 21:46:46 pm »
marcè cmq mi rendo conto che abbiamo dato vita ad un dibattito serio, abbassando notevolmente il livello di idiozia e rattusamma di questo forum. Starfred mi ha fatto sapere che siamo sotto controllo.  :look:
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falceEmarcello

Scelta professionale
« Risposta #37 il: 12 Aprile, 2013, 22:49:48 pm »
marcè cmq mi rendo conto che abbiamo dato vita ad un dibattito serio, abbassando notevolmente il livello di idiozia e rattusamma di questo forum. Starfred mi ha fatto sapere che siamo sotto controllo.  :look:

Metti l' immagine di un culo sguarrato e stamm appost

Starfred

Re:Scelta professionale
« Risposta #38 il: 12 Aprile, 2013, 23:13:12 pm »
marcè cmq mi rendo conto che abbiamo dato vita ad un dibattito serio, abbassando notevolmente il livello di idiozia e rattusamma di questo forum. Starfred mi ha fatto sapere che siamo sotto controllo.  :look:

ti tengo d'occhio. E comunque viva le magistrali a ciclo unico, pezzenti del 3+2 :compagni:

Offline isab1987

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Re:Scelta professionale
« Risposta #39 il: 18 Aprile, 2013, 01:11:39 am »
io lavoro in un altro settore, ma sempre di consulenza e ti dico che alla luce della mia esperienza personale  la continua sottrazione del tuo tempo libero, in una societa dove tutti sono sempre pronti ad aspettare un passo falso per scavalcarti e mettertelo a quel posto, continue scadenze irrealistiche e superiori che vendono progetti a prezzi irrisori sulle tue spalle sono situazioni che non fanno altro che togklierti speranza e gioia di vivere. sei in una situazione ben piu rosea, perche vivere per lavorare è una merda!
:dignità: