Rimpiangere Ferlaino è follia. Oltretutto non li hai neanche vissuti quegli anni, quindi una valutazione sul personaggio non la puoi proprio fare. Teneva ragione Maradona, quando disse che lo trattò come la carta da cesso sia a lui che al Napoli.
La verità è che non ci sta nessun gruppo industriale forte (e ce ne sono diversi a Napoli) a cui interessi veramente investire nel calcio, che notoriamente è un'industria più simile a un vuoto a perdere che a una fonte di guadagni. Pur con una situazione stabile economicamente, la nostra, nessuno si è mai fatto avanti con un'offerta concreta. Chiediti il perché prima di criticare e augurare la morte all'unico che in Campania ha deciso di investire nel calcio dopo 25 anni.
Ma è la storia a parlare. Ferlaino è l'unico che si è indebitato fino al collo per far vincere qualcosa a questa squadra, è l'unico presidente che ha regalato ai tifosi qualcosa di importante. Se Ferlaino fosse al timone oggi, con i soldi delle PPV che girano, costruirebbe ogni anno una grande squadra, ed è stato lui stesso a dirlo in un'intervista di qualche tempo fa.
Il pappone ha deciso di investire nel calcio entrando nel momento opportuno, come un avvoltoio, ha preferito prendere il Napoli dalla C ripartendo da zero. Siamo arrivati ad un momento di svolta, come in ogni progetto ci sono degli step. Bisogna investire, alzare l'asticella, non cedere i top player o rimpiazzarli adeguatamente. Lui si sta arricchendo con il Napoli. E' un imprenditore, giusto che ci guadagni, ma c'è un limite a tutto. Io voglio vedere un grande Napoli, voglio sentirgli dire che puntiamo a vincere, basta con la storia della crescita e menate varie. I giocatori credono di aver fatto anche troppo, rispetto agli obiettivi annunciati dalla società.
Anche perchè diciamocelo chiaro, se non si vince qualcosa adesso, non si avrà mai più l'opportunità di vincere.
Meglio 5 anni di vittorie e 5 anni tra serie C, B e bassa A piuttosto che una vita senza emozioni.