Poco più di 30 apparizioni e appena 4 goal. Molti penseranno possa trattarsi di un qualsiasi calciatore di passaggio, una comparsa, una meteora. Eppure in queste settimane in curva tutti ci ricordavamo qualcosa di Carmelo Imbriani. Un suo goal, un gesto tecnico, qualche errore, le parole di Boskov, le nostre aspettative verso di lui in quella seconda metà degli anni '90 che ci avrebbero offerto qualche altra, ultima piccola soddisfazione e molte delusioni.
In quel napoli tutta corsa e muscoli(Pari, Bordin, Altomare, Baldini, Policano etc etc.) c'erano dei ragazzini su cui avevamo riposto le speranze di un futuro dignitoso. Insieme a Di Napoli, forse il più talentuoso, c'erano Tarantino e Imbriani, poco dopo anche lo sfortunatissimo Longo. Ci aggrappavamo a loro sperando che il Condor Agostini, scooter Turrini, Bordin, Pizzi fossero solo una necessità temporanea e poi l'ossatura si sarebbe formata intorno a quei ragazzi di belle speranze.
Il sogno di Carmelo, il suo e quello di noi tifosi, durò appena un girone d'andata. Il Napoli volava, vinceva e giocava bene, arrivando a toccare il secondo posto, grazie anche alle giocate di Carmelo. Dopo due o tre anni neri, per chi aveva visto come me Maradona e gli scudetti, quel girone d'andata fu una boccata d'aria pulita e ci piacque coccolarci il nostro game boy, con la convinzione di aver trovato un campioncino proprio in casa nostra. Furono pochi mesi, ma portarono di nuovo speranza e gioia al San Paolo e se pure durò poco, grazie anche te Carmelo per averci fatto sognare un pò.