Ma Sanremo è un festival di musica popolare, non ha senso fare i sapuriti. Sapete cosa vi aspetta.
Gli Elii ieri mi sono piaciuti (il secondo pezzo). L'unica critica che muovo all'immenso Elio è quella di aver banalizzato la sua figura straniera finendo a fare il giudice di X-Factor. Era dissacratore più potente come soggetto alieno al sistema.
Di canzoni ne ho ascoltate poche, perché cagno canale sempre sempre tardi.
Mi dispiace che alla gente d'oggi piacciano solo le lagne epico-melodrammatiche alla Kekkoteimotà e i revival delle canzonette degli anni 60-70. Due approcci rappresentati dai pezzi della bella Annalisa, doje cacate. E' il filone che seguono un po' tutti questi nuovi usciti dal talent show, probabilmente fa presa sulle ragazzine.
La musica leggera può avere anche la grazia di Gazzé e degli Almamegretta, anche se l'uno appare ormai in stallo ed i secondi sono lontani parenti degli arraggiati che furono.
Malika Ayane è merda sciacqua. Una patacca vintage con una purpetta mmocca. Ma ammetto di disprezzare tutte le voci jazz bianche, per principio.
Tra i giovani m'è garbato il nuovo Malgioglio, con le irruzioni del tenore ciccione vagamente kitsch. Il Cile imbarazzante. Forse di più i Blastema, che pare o nomme e na malatia (ah, quanti danni hanno fatto i radiohead).
L'altro ieri corposa e putente Maria Nazionale, la Lisa Ann dei quartieri.
Ho assai pariato con Cotugno, variamente straniato per effetto della bamba e dell'emozione. Mi ha fatto piacere perché, giustamente dimenticato, erano anni che s'arraggiava per gli insuccessi e mostrava nostalgia per i tempi che furono. Memorabile quando dice ad Ogbonna una cosa tipo "Io tengo per il Milan. Ora ne abbiamo anche noi uno come te...". Ce mancava sulo ca diceva "nir e sfaccimma".
Toccante il baraccone trash dell'Italiano medio con la paranza di mbriacune, devo ammetterlo.
Il contorno alle canzoni mi ripugna, perché puzza del salottino di sinistra che Fazio e compagnia ci propinano da anni. Ormai la rai è diventata il salone delle cariatidi di Monicelli. La Dandini, Fazio, Saviano, Marcoré, Crozza ecc., tutta roba per debosciati pidini che s'anna letto un Sartre in più rispetto all'uomo comune. Bruciare.