Autore Topic: Economia e debito pubblico  (Letto 6927 volte)  Share 

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Offline Giuseppe Corvino

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Re:Economia e debito pubblico
« Risposta #60 il: 17 Gennaio, 2013, 22:16:23 pm »
pure il motore ad aria compressa e quello ad acqua
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Offline cavallopazzo

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Re:R: Economia e debito pubblico
« Risposta #61 il: 18 Gennaio, 2013, 10:12:40 am »
I ricess, finalmente.


Ma poi io vorrei dire, Diego. Tu sei pure un ingegnere bravo, affermato, cazz t'miett a azzecca é economia quando palesemente non ne capesci granché?  :asd:

Lo so che pur é vicchiarell  e le zitelle disilluse si affidono a Gennaro D'Auria, però o frat basta cu sta nenia, questo mantra che non t'apparten. Manc foss Piero Sraffa, o frat tuoj carnal.


Pensa a nuovi modi con cui applicare quel protocollo java o quel sistema per fare il bellillo con wordpress, i facess o fareniell ha bellezza, t'foss grat, ti offrirei ha birr o frat.


Diego. Liev man, non fa comm a Muzio ca Scevola o frat.

Diego, fa un Badoo ca s'po chiava o frat. Lassù sta a chillu core è Motiglian, aiutaci, osinno che cazz si a fa ingegner?


Diego.

Diego.


Puoi essere il zukemberg di Castellammare, social e taralli. Diego.

Diego si bell ma non abball Diego!
:rotfl:

Offline fulloflutamma

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Re:Economia e debito pubblico
« Risposta #62 il: 18 Gennaio, 2013, 15:18:10 pm »
L'Argentina "dovrebbe" stare stabilmente nei 10 stati più ricchi al mondo. Non lo è semplicemente perché gli argentini sono dei poveri fessi, e i loro politici sono dei criminali. La notizia fresca è che nonostante un assurdo divieto governativo, i dollari americani girano nel mercato nero a go-go, e la massa monetaria di questi sembra superi quella dei pesos che sono carta straccia. Inoltre parliamo di uno Stato che ha letteralmente inculato chi gli aveva prestato soldi, piccoli risparmiatori in primis, che ancora oggi, dopo più di 10 anni, non hanno riavuto i loro soldi. Altro che modello Argentino.

Inoltre, se in un determinato lasso di tempo, migliaia se non milioni di imprenditori, fanno tutti lo stesso errore...nel 2008 investire nell'immobiliare, o significa che sono tutti scemi, o che esiste qualcosa a monte (leggi FED e Governo) che altera le regole del gioco. Di fronte a questo non c'è teoria economica che tenga quando le basi da cui partire sono alterate.



Questa linea non ha mai seguito quello che diceva main street, ma esclusivamente quello che veniva deciso nel Congresso ed alla Casa Bianca.

Offline fulloflutamma

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Re:Economia e debito pubblico
« Risposta #63 il: 18 Gennaio, 2013, 15:23:41 pm »
La questione immobiliare italiana è emblematica sotto questo punto di vista. I nostri immobili dovrebbero essere deprezzati del 30% come minimo per allinearsi alla media europea. Eppure tutto ciò non accade, perché esistono incentivi....defiscalizzazioni...che in questo momento storico altro non fanno che far mantenere i prezzi altissimi senza un reale riscontro. L'effetto è che i mutui segnano un -40% e i prezzi d'affitto e di cartello rimangono a livelli quasi pre-crisi. Quando i palazzinari che tengono per le palle i parlamentari capiranno che è finita la trippa e che oggi, devono vendere in perdita...pure a costo di fallire...dopotutto chi è un cattivo imprenditore dovrebbe fallire non appigliaris alle leggine...sarà sempre troppo tardi. E magari noi giovani potremmo iniziare a pensare di comprare una casa senza dover fare un muto che finirà di pagare nostro nipote.
« Ultima modifica: 18 Gennaio, 2013, 15:24:42 pm da fulloflutamma »

Offline noel

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Re:Economia e debito pubblico
« Risposta #64 il: 18 Gennaio, 2013, 18:28:00 pm »
L'Argentina "dovrebbe" stare stabilmente nei 10 stati più ricchi al mondo. Non lo è semplicemente perché gli argentini sono dei poveri fessi, e i loro politici sono dei criminali. La notizia fresca è che nonostante un assurdo divieto governativo, i dollari americani girano nel mercato nero a go-go, e la massa monetaria di questi sembra superi quella dei pesos che sono carta straccia. Inoltre parliamo di uno Stato che ha letteralmente inculato chi gli aveva prestato soldi, piccoli risparmiatori in primis, che ancora oggi, dopo più di 10 anni, non hanno riavuto i loro soldi. Altro che modello Argentino.

Nessuno ha parlato di modello argentino.
E nella tua analisi scopiazzata da qualche sitarello specializzato ometti la situazione geo-politica che ha da sempre ostacolato le politiche di sviluppo in america latina.
 :patt: