La mia serie preferita in assoluto, batte seppure di poco anche The Shield e The Wire. Gandolfini straordinario, ma è tutto l'insieme a funzionare, il Christopher Moltisanti interpretato da Michael Imperioli (che credo che molti avranno fatto caso, che moltissimi episodi sono sceneggiati da lui, che è anche uno degli abituali collaboratori di Spike Lee per quanto riguarda la sceneggiatura), pure zio Junior, donna Livia che sembra uscita direttamente da un'opera di Shakespeare, Carmela, Paulie Gualtieri che è uno dei personaggi in cui più mi sono sentito in simbiosi

, Johnny Sacks che è chiaramente ispirato alla figura di John Gotti, Little Carmine il produttore di film porno e figlio dell'ex boss di NY, Carmine Lupertazzi, Bobby Baccalà che mi faceva una cosa nello stomaco, ma soprattutto quella vecchia carogna infame di Phil Leotardo interpretato dal grandissimo caratterista newyorkese Frank Vincent, che l'abbiamo visto in diversi film sempre nel ruolo del mafioso, visto che lui è veramente un ex gangster come anche Tony Sirico (arrestato 27 volte nella sua vita con diversi capi d'imputazione), l'attore che interpreta Paulie. Definirla solo una serie sulla mafia è riduttivo a mio avviso, è più sulla quotidianità, sull'animo umano, ci sono alcuni episodi dove i protagonisti non sembrano affatto gente appartenente a Cosa Nostra, ma potrebbero passare tranquillamente per "persone comuni", è questo il vero punto di forza.
Ho visto tutte le stagioni più volte e non mi stancherei mai di vederle.
P.S. Quoto sulla puntata di Napoli, anche per me è la più debole di tutte.