SpoilerSarebbe stato un finale piu' logico e realista. Cioe' alla fine e' diventato un miscuglio tra mcgyver e scarface.
ti posto questa recensione che, da buon azzeccato

, ho trovato e che quoto
SpoilerAll bad things must come to an end.
Cinque stagioni di nodi allo stomaco, cinque stagioni di cuori strappati dal petto e calpestati senza alcuna pietà da Vince Gilligan e soci, cinque stagioni di crescite, di cadute, di lezioni imparate e di recidività. Cinque stagioni in cui il confine tra il bene e il male, tra il giusto e lo sbagliato è stato scavalcato ripetutamente, avanti e indietro, in una continua altalena che ha spaziato tra lo straziante e lo sgradevole, tra la disperazione e la speranza, tra la malattia terminale e l’onnipotenza.
Cinque stagioni, e Breaking Bad è arrivato al capolinea.
Felina è il lungo addio di Walter White alla propria famiglia, al mondo dei vivi e agli spettatori. Felina è l’episodio in cui Walter White chiude tutte le sue questioni in sospeso, e lo fa a modo suo. Assicurandosi che i soldi arrivino ai figli a prescindere dall’opinione della famiglia (quel “Why don’t you just die?” di Walter Jr dello scorso episodio è ancora lì a strapparmi pezzetti di anima), con quell’ostinazione e testardaggine che ha maturato episodio per episodio. Ammettendo finalmente a Skyler che il suo mantra, “lo faccio per la famiglia”, non corrisponde più da tempo a verità: “I did it for me. I liked it. I was good at it.” Ammettendo a se stesso che, nonostante le incomprensioni, le liti e il rancore, era inutile continuare a negare il fatto che anche Jesse fosse ormai parte della sua famiglia.
Ma soprattutto, non lasciando che sia il cancro a vincere: è Walt a vincere, andandosene alle proprie condizioni. Con uno sparo proveniente dal proprio mitragliatore, durante uno spettacolare scontro a fuoco con i Nazi dal quale è solo Jesse ad uscire vivo, allontanandosi dalla scena della sparatoria scambiandosi un sommesso cenno del capo con Walt che racchiude in un secondo tutta la loro storia.
Felina non è certamente il miglior episodio della serie. Ma possiamo dire che sia un ottimo ultimo episodio? Decisamente. Pur non essendo forte, o da pugni nello stomaco come lo è stato Ozymandias due settimane fa, Felina è un episodio che chiude perfettamente la serie, restando coerente in tutto e per tutto e senza scadere in facili moralismi.
In fondo, è il “cattivo” a vincere, a vincere tutto: Walt vince sul cancro, non permettendogli di scegliere come e quando porre fine alla sua vita; vince sulla polizia, riuscendo a non essere mai davvero catturato ed entrando nella leggenda come Heisenberg, il Signore della Metanfetamina; vince sulla fortuna, sul fato, come dimostrano emblematicamente le chiavi della macchina che cadono dall’alto dritte sulle sue gambe; e vince riuscendo ad assicurare il benessere economico alla propria famiglia, benessere che era stato il fattore scatenante della sua trasformazione in drug lord.
Live free or die, titolava la premiere di questa stagione. Live free or die, recita la targa del New Hampshire della macchina che Walter ruba per tornare in New Mexico. Live free or die è come Walt vive la propria vita negli ultimi momenti. Walter White riesce a rimanere coerente con se stesso, con la sua testardaggine e con il suo bisogno di dimostrare al mondo di essere il migliore, di non essere più l’imbranato professore di chimica frustrato che era fino a poco tempo prima. E il flashback di Hank che propone a Walt un giro per movimentare la propria vita è emblematico di questo cambiamento, e di come Walt non esista più e abbia definitivamente lasciato il posto ad Heisenberg.
Dicevo prima che non ci troviamo davanti a un finale da pugni nello stomaco, ma con questo non intendo certo dire che non sia stato un finale emozionale, o pieno di scene che vanno dal delicatissimo al più aperto omaggio al genere western.
Delicatissimo, nella scena dell’addio a Walter Jr., un addio silenzioso, da lontano, senza farsi vedere, con le ultime parole del figlio che sicuramente risuonano nella sua testa. Straziante, nel sogno di Jesse di essere in Alaska a costruire scatole di legno anzichè in una scatola di metallo costretto a produrre meth per i Nazi. Inquietante, nel momento in cui Walt si introduce in casa di Gretchen e Elliott per costringerli a portare a termine il suo piano di restituire i soldi che gli sono rimasti alla sua famiglia. Cartoonesco e Western allo stesso tempo nella scena della sparatoria contro i Nazi, violentissima e allo stesso tempo straniante.
Ma sono tre i momenti che rendono questo finale perfetto per la serie, che tirano davvero tutte le fila della storia e che lasciano un senso di compiutezza, di chiusura e di amara soddisfazione.
Primo su tutti, l’addio a Skyler, con l’ammissione che in fondo era Walt a “farlo per la famiglia”, Heisenberg lo fa per se stesso. La famiglia è ormai quasi solo una scusa, una giustificazione a se stesso per poter continuare a fare quello che gli permette di uscire dalla mediocrità, di diventare finalmente qualcuno. Questo è Heisenberg, il signore della droga; non è Walt, l’uomo di famiglia.
In secondo luogo, l’addio a Jesse. Il rifiuto del ragazzo di uccidere Walt è il simbolo di come Jesse sia finalmente libero, libero fisicamente dalle catene a cui i Nazi lo avevano legato, e libero psicologicamente dal suo mentore. Davanti alla richiesta di Walt di premere il grilletto, Jesse sceglie di non farlo. Come Walt ha scelto di non salvare Jane quando avrebbe potuto, Jesse sceglie di non accettare più le condizioni di Walter. A ben vedere, Jesse è l’unico su cui Walter non ha vinto, alla fine. E’ Jesse ad aver vinto, e si allontana urlando, dopo aver salutato con un unico cenno del capo il suo vecchio amico, e aver strangolato Todd con tutta la violenza e la rabbia che aveva maturato negli anni.
E infine, la scena finale della morte di Walter White, nel suo laboratorio, accompagnata alla perfezione da Baby Blue dei Badfinger (vi prego di premere play qui sotto, nel caso non l’abbiate ancora fatto). Walter non ha ceduto al cancro, ed è solo dopo la sua morte che la polizia riesce a catturarlo. E dopo di lui, senza Todd e con Jesse finalmente libero, la metanfetamina blu non esisterà più, rimanendo nella storia come il prodotto di Heisenberg, e di nessun altro. Un’altra vittoria per Walter White.