l'attività istruttoria è stata inquadrata all'interno di un procedimento aperto nel 2007 dopo i disordini di Napoli-Frosinone di serie B del dicembre 2006, disordini in seguito ai quali alcuni esponenti delle frange più estreme del tifo napoletano furono arrestati con l'accusa di estorsione ai danni del club. I documenti acquisiti ieri saranno passati al setaccio dalla Gdf per valutare l'identità dei contratti depositati in Figc con quelli custoditi dalla società. Le cifre saranno poi incrociate con altri elementi già in possesso degli inquirenti. I fronti dei possibili illeciti sono due. Da un lato, c'è quello della tracciabilità dei pagamenti, in quanto le somme versate per le operazioni di calciomercato devono viaggiare su conti dedicati e si dovrà perciò appurare se ci sono stati trasferimenti irregolari, magari estero su estero. Dall'altro lato, si dovrà certificare l'entità di emolumenti e percentuali attribuiti a calciatori e agenti ai fini di possibili episodi di evasione fiscale e contributiva.
Se dovessero emergere indizi idonei a supportare i dubbi degli inquirenti lo screening dei tecnici delle Fiamme Gialle potrebbe comportare la necessità di incrociare i documenti prelevati dal Napoli con quelli delle società controparti, con la conseguenza di allargare a macchia d'olio le indagini ad altri club di serie A e non solo.
Quest'estate l'Administración Federal de Ingresos Públicos (Afip, l'amministrazione finanziaria argentina) ha avviato un'inchiesta per presunta evasione fiscale sul trasferimento di due giocatori, Jonathan Bottinelli (passato dal San Lorenzo al River Plate) e Ignacio Piatti (ceduto dal Lecce al San Lorenzo), che si è poi subito estesa a decine di club e a centinaia di agenti per commissioni non dichiarate, al punto da indurre il presidente dell'Afip, Ricardo Echegaray, a denunciare che «l'inchiesta riguarda uomini che lavorano nel mondo del calcio, un mondo dove l'evasione è all'ordine del giorno».
Da ilsole 24ore di oggi