Autore Topic: Zeman comunista  (Letto 4571 volte)  Share 

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Offline Ragionier Cuckoldullo

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Zeman comunista
« il: 06 Settembre, 2012, 19:19:09 pm »
spettacoloso pezzo di Libero, a livello degnissimo del gossip girl mondragonese...  :cazzimm:


Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista...
Ideologia, disciplina, collettivismo e culto della personalità: fuggito dalla Praga occupata, il boemo usa metodi sovietici. E la Juve è l’alibi dei suoi flop
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06/09/2012
Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista...

di Giuseppe Pollicelli

Zdenek Zeman è uomo di silenzi, provocazioni e paradossi. Ma il paradosso più grande non lo ha espresso con le parole, lo ha prodotto con la biografia, lo ha realizzato attraverso la sua parabola esistenziale e professionale.

Il più grande paradosso di Zeman consiste nell’avere abbandonato a ventuno anni la sua città, Praga, per fuggire al comunismo, e nell’essere poi divenuto una delle personalità più popolari e carismatiche d’Italia (dove vive dal 1968, quando fece la scelta dolorosa di fermarsi a Palermo, lontano dai carri armati sovietici ma anche dagli affetti più cari) ricorrendo senza rendersene conto alle medesime «armi» che hanno garantito al comunismo le sue fortune. Quella che viene accordata a Zeman e al suo immodificabile modulo di gioco, il 4-3-3, non è mai semplice e razionale stima: è adesione fideistica, è un abbandono dai connotati mistici che ha le esatte caratteristiche della fede nel comunismo e nelle sue mirabolanti promesse. Una fede che, in quanto tale, non tiene in alcun conto le evidenze, nutrendosi bensì di profezie, di attese messianiche, di invettive.

Stessa ideologia
Le analogie tra la figura di Zeman e il comunismo sono talmente tante, e così stringenti, che vale la pena passarle in rassegna. Innanzi tutto, alla base della filosofia zemaniana, vi è l’ideologia: per Zeman, come per il comunismo, non sono mai le idee a doversi adattare alla realtà, è la realtà che deve piegarsi agli schemi dell’ideologia. E se la realtà a questi schemi non si piega, vuol dire che è la realtà a essere sbagliata, non l’ideologia, la quale è perfetta e, dunque, immutabile.

Come nel comunismo, ciò che è collettivo deve sempre fare premio, per Zeman, su ciò che è individuale: il calciatore che osi trasgredire il modulo va subito emarginato, affinché non contamini il corpo sano della squadra. Come il comunismo, Zeman auspica l’avvento di un uomo nuovo, una forma evoluta di essere umano che non conosca tentazioni, cedimenti, slealtà. Come il comunismo, Zeman preconizza il sol dell’avvenire, il materializzarsi di un evo in cui nessuna squadra giocherà più per portare a casa il risultato e tutte le partite finiranno 8-5 o 2-6, e la formazione allenata da Zeman, che è il migliore, conquisterà il campionato più spesso delle altre perché non vi saranno più cinici imbroglioni a impedirlo.

Come il comunismo, Zeman applica la disciplina di partito: lo fece quando, in un sorprendente accesso garantista, prese le difese del patron del Foggia Pasquale Casillo, implicato in fatti di camorra. Come capitava a un Togliatti o a un Berlinguer, e ancor di più succede con l’icona di Guevara, a Zeman è riservato un autentico (e trasversale) culto della personalità. Come il comunismo, Zeman ottiene sporadici successi e innumerevoli fallimenti (nessun trofeo vinto in carriera, una quantità ragguardevole di esoneri, eccezionali record negativi come i quattro derby persi in un anno sulla panchina della Roma), ma ai suoi seguaci non importa, poiché il tempo dell’affermazione arriverà.

Come il comunismo, Zeman vuole il riscatto dei perdenti e dei (presunti) derelitti, sempre demagogicamente considerati la parte buona da contrapporre a quella, ignobile, dei vincenti. Come il comunismo, Zeman ha il suo nemico giurato, la Juventus (identificata con il grande capitale e le sue losche manovre), che è anche un poderoso alibi per giustificare le sconfitte, il comodo bersaglio grosso da colpire ogni volta che gli eventi prendono una brutta piega. Come il comunismo, Zeman difetta quanto a coerenza: paladino dell’integrità morale, nel 1994 spese queste parole riguardo alla mafia: «Io non l’ho mai scoperta, la mafia. (...) Le stragi di Capaci e via d’Amelio? Ma questa è mafia? Allora, se questa è mafia, cancello tutto e dico che la mafia è una cosa bruttissima, gravissima e così via. Ma io non sono convinto che quella sia mafia».

Qualche bugia...
Come il comunismo, Zeman mente: in qualità di teste dell’accusa al processo di Calciopoli disse di non aver mai avuto a che fare in vita sua con Moggi, salvo smentirsi clamorosamente nel documentario Zemanlandia, in cui racconta di quando, da allenatore del Parma, pranzò proprio con Big Luciano. Come il comunismo, Zeman gode di un occhio di riguardo da parte dei media (che lo trattano alla stregua di un santo o di un eroe), delle istituzioni (di recente il sindaco di Roma gli ha consegnato il premio fair play «Avversari sì, nemici mai», non molti giorni dopo la diffusione di una foto che immortala Zdenek mentre autografa una maglia con su scritto «Odio la Juve!»), e della giustizia, che non lo ha indagato per omessa denuncia benché nel 2005 avesse avuto la sensazione - lo disse lui stesso, e figuriamoci se un leader del suo calibro poteva non sapere cosa accadeva nel proprio spogliatoio - che i giocatori del suo Lecce si fossero accordati con quelli del Parma per non farsi male.

Come il comunismo, Zdenek promette meraviglie che, alla resa dei conti, si rivelano ingannevoli miraggi. E allora hasta la victoria, mister Zeman! Tanto lo sappiamo che è soltanto un bello slogan.
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline domyssj

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Re:Zeman comunista
« Risposta #1 il: 06 Settembre, 2012, 19:22:44 pm »
gia visto e bestemmiato su FB, maledetta libertà di parola!!!

Offline nickwire

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Re:Zeman comunista
« Risposta #2 il: 06 Settembre, 2012, 19:24:40 pm »
ma chill vò sul allenà, ma lasciatelo stare :maronn:

Offline Umano

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Re:Zeman comunista
« Risposta #3 il: 06 Settembre, 2012, 19:40:30 pm »
Una valanga di cazzate dall'inizio alla fine, incredibile, questo tizio riesce a piazzare una media di cinque-sei puttanate al paragrafo senza scomporsi

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Zeman comunista
« Risposta #4 il: 06 Settembre, 2012, 19:45:34 pm »
vabbè ma praticamente il pezzo è una scusa per poter svongoleggiare sul comunismo anche nella pagina sportiva... :asd:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
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Offline aqualung

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Re:Zeman comunista
« Risposta #5 il: 06 Settembre, 2012, 19:47:25 pm »
spettacoloso pezzo di Libero, a livello degnissimo del gossip girl mondragonese...  :cazzimm:


Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista...
Ideologia, disciplina, collettivismo e culto della personalità: fuggito dalla Praga occupata, il boemo usa metodi sovietici. E la Juve è l’alibi dei suoi flop
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06/09/2012
Altro che ribelle: belle parole e pochi fatti. Zdenek è un comunista...

di Giuseppe Pollicelli

Zdenek Zeman è uomo di silenzi, provocazioni e paradossi. Ma il paradosso più grande non lo ha espresso con le parole, lo ha prodotto con la biografia, lo ha realizzato attraverso la sua parabola esistenziale e professionale.

Il più grande paradosso di Zeman consiste nell’avere abbandonato a ventuno anni la sua città, Praga, per fuggire al comunismo, e nell’essere poi divenuto una delle personalità più popolari e carismatiche d’Italia (dove vive dal 1968, quando fece la scelta dolorosa di fermarsi a Palermo, lontano dai carri armati sovietici ma anche dagli affetti più cari) ricorrendo senza rendersene conto alle medesime «armi» che hanno garantito al comunismo le sue fortune. Quella che viene accordata a Zeman e al suo immodificabile modulo di gioco, il 4-3-3, non è mai semplice e razionale stima: è adesione fideistica, è un abbandono dai connotati mistici che ha le esatte caratteristiche della fede nel comunismo e nelle sue mirabolanti promesse. Una fede che, in quanto tale, non tiene in alcun conto le evidenze, nutrendosi bensì di profezie, di attese messianiche, di invettive.

Stessa ideologia
Le analogie tra la figura di Zeman e il comunismo sono talmente tante, e così stringenti, che vale la pena passarle in rassegna. Innanzi tutto, alla base della filosofia zemaniana, vi è l’ideologia: per Zeman, come per il comunismo, non sono mai le idee a doversi adattare alla realtà, è la realtà che deve piegarsi agli schemi dell’ideologia. E se la realtà a questi schemi non si piega, vuol dire che è la realtà a essere sbagliata, non l’ideologia, la quale è perfetta e, dunque, immutabile.

Come nel comunismo, ciò che è collettivo deve sempre fare premio, per Zeman, su ciò che è individuale: il calciatore che osi trasgredire il modulo va subito emarginato, affinché non contamini il corpo sano della squadra. Come il comunismo, Zeman auspica l’avvento di un uomo nuovo, una forma evoluta di essere umano che non conosca tentazioni, cedimenti, slealtà. Come il comunismo, Zeman preconizza il sol dell’avvenire, il materializzarsi di un evo in cui nessuna squadra giocherà più per portare a casa il risultato e tutte le partite finiranno 8-5 o 2-6, e la formazione allenata da Zeman, che è il migliore, conquisterà il campionato più spesso delle altre perché non vi saranno più cinici imbroglioni a impedirlo.

Come il comunismo, Zeman applica la disciplina di partito: lo fece quando, in un sorprendente accesso garantista, prese le difese del patron del Foggia Pasquale Casillo, implicato in fatti di camorra. Come capitava a un Togliatti o a un Berlinguer, e ancor di più succede con l’icona di Guevara, a Zeman è riservato un autentico (e trasversale) culto della personalità. Come il comunismo, Zeman ottiene sporadici successi e innumerevoli fallimenti (nessun trofeo vinto in carriera, una quantità ragguardevole di esoneri, eccezionali record negativi come i quattro derby persi in un anno sulla panchina della Roma), ma ai suoi seguaci non importa, poiché il tempo dell’affermazione arriverà.

Come il comunismo, Zeman vuole il riscatto dei perdenti e dei (presunti) derelitti, sempre demagogicamente considerati la parte buona da contrapporre a quella, ignobile, dei vincenti. Come il comunismo, Zeman ha il suo nemico giurato, la Juventus (identificata con il grande capitale e le sue losche manovre), che è anche un poderoso alibi per giustificare le sconfitte, il comodo bersaglio grosso da colpire ogni volta che gli eventi prendono una brutta piega. Come il comunismo, Zeman difetta quanto a coerenza: paladino dell’integrità morale, nel 1994 spese queste parole riguardo alla mafia: «Io non l’ho mai scoperta, la mafia. (...) Le stragi di Capaci e via d’Amelio? Ma questa è mafia? Allora, se questa è mafia, cancello tutto e dico che la mafia è una cosa bruttissima, gravissima e così via. Ma io non sono convinto che quella sia mafia».

Qualche bugia...
Come il comunismo, Zeman mente: in qualità di teste dell’accusa al processo di Calciopoli disse di non aver mai avuto a che fare in vita sua con Moggi, salvo smentirsi clamorosamente nel documentario Zemanlandia, in cui racconta di quando, da allenatore del Parma, pranzò proprio con Big Luciano. Come il comunismo, Zeman gode di un occhio di riguardo da parte dei media (che lo trattano alla stregua di un santo o di un eroe), delle istituzioni (di recente il sindaco di Roma gli ha consegnato il premio fair play «Avversari sì, nemici mai», non molti giorni dopo la diffusione di una foto che immortala Zdenek mentre autografa una maglia con su scritto «Odio la Juve!»), e della giustizia, che non lo ha indagato per omessa denuncia benché nel 2005 avesse avuto la sensazione - lo disse lui stesso, e figuriamoci se un leader del suo calibro poteva non sapere cosa accadeva nel proprio spogliatoio - che i giocatori del suo Lecce si fossero accordati con quelli del Parma per non farsi male.

Come il comunismo, Zdenek promette meraviglie che, alla resa dei conti, si rivelano ingannevoli miraggi. E allora hasta la victoria, mister Zeman! Tanto lo sappiamo che è soltanto un bello slogan.


..ma va a jza' a' mmerd...

Offline Moebius

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Re:Zeman comunista
« Risposta #6 il: 06 Settembre, 2012, 19:59:13 pm »
magari è venuto in italia non tanto per sfuggire al comunismo,ma perchè suo zio era allenatore di livello in serie a e poteva aiutarlo a piazzarsi
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Starfred

Re:Zeman comunista
« Risposta #7 il: 06 Settembre, 2012, 20:08:38 pm »
sì, ma se li mangia i bambini?

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:Zeman comunista
« Risposta #8 il: 06 Settembre, 2012, 21:28:21 pm »
sì, ma se li mangia i bambini?
Gira voce che Florenzi scenderà in campo con una mano in meno la settimana prossima.  :sisi:
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

Starfred

Re:Zeman comunista
« Risposta #9 il: 06 Settembre, 2012, 21:29:43 pm »
Gira voce che Florenzi scenderà in campo con una mano in meno la settimana prossima.  :sisi:


:rotfl:


Offline peppe9

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Re:Zeman comunista
« Risposta #10 il: 07 Settembre, 2012, 10:34:08 am »
Quante stronzate marò :asd:


Online FistingTopo

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Re:Zeman comunista
« Risposta #11 il: 07 Settembre, 2012, 13:14:33 pm »
Voi non sapete apprezzare l'ironia  :asd: :asd: :asd:


E' ironico l'articolo vero  :look: ?

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:Zeman comunista
« Risposta #12 il: 07 Settembre, 2012, 13:49:18 pm »
Voi non sapete apprezzare l'ironia  :asd: :asd: :asd:

E' ironico l'articolo vero  :look: ?

l'autore è questo... fa tu :asd:

Nato a Roma nel 1974, Giuseppe Pollicelli è giornalista, poeta e attore. Il suo ultimo libro è la raccolta di liriche “Che quantità d’amore vuoi. Poesie sulle passioni, sul sesso e in definitiva sulla vita” (2008). Opinionista della trasmissione televisiva “La Juve è sempre la Juve”, ha pubblicato suoi interventi nei libri “Er go’ de Turone. Diari di uno juventino a Roma” di Massimo Zampini (2009) e “Heysel. Prove di memoria” di Emilio Targia (2010).
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

SpamMattia

Re:Zeman comunista
« Risposta #13 il: 07 Settembre, 2012, 16:07:15 pm »
comunque secondo me zeman è veramente di sinistra :look: e se non lo fosse per me sarebbe una delusione :look:

Online FistingTopo

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Re:Zeman comunista
« Risposta #14 il: 07 Settembre, 2012, 16:10:36 pm »
l'autore è questo... fa tu :asd:

Nato a Roma nel 1974, Giuseppe Pollicelli è giornalista, poeta e attore. Il suo ultimo libro è la raccolta di liriche “Che quantità d’amore vuoi. Poesie sulle passioni, sul sesso e in definitiva sulla vita” (2008). Opinionista della trasmissione televisiva “La Juve è sempre la Juve”, ha pubblicato suoi interventi nei libri “Er go’ de Turone. Diari di uno juventino a Roma” di Massimo Zampini (2009) e “Heysel. Prove di memoria” di Emilio Targia (2010).


Ua ... poeta e attore addirittura  :love: :love: :love:

Offline moleman

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Re:Zeman comunista
« Risposta #15 il: 07 Settembre, 2012, 16:23:23 pm »
l'autore è questo... fa tu :asd:

Nato a Roma nel 1974, Giuseppe Pollicelli è giornalista, poeta e attore. Il suo ultimo libro è la raccolta di liriche “Che quantità d’amore vuoi. Poesie sulle passioni, sul sesso e in definitiva sulla vita” (2008). Opinionista della trasmissione televisiva “La Juve è sempre la Juve”, ha pubblicato suoi interventi nei libri “Er go’ de Turone. Diari di uno juventino a Roma” di Massimo Zampini (2009) e “Heysel. Prove di memoria” di Emilio Targia (2010).

ma infatti si legge chiaramente, dall'inizio alla fine del suo articolo, che sto tizio rosica come un dannato, da buon juventino qual è.
poi, per di più deve scrivere su Libero, ed ecco creato un articolo degno dei tifosi juventini :asd:

cmq a me questo articolo ha spinto solo ad amare Zeman ancora di più :cazzimm: :love:
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline noel

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Re:Zeman comunista
« Risposta #16 il: 07 Settembre, 2012, 17:24:38 pm »
Il tutto ciò detto da un berlusconiano.
Il culto della personalità....il leccaggio del culo.

Offline KuduroBlackKing

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Re:Zeman comunista
« Risposta #17 il: 07 Settembre, 2012, 20:23:05 pm »
Ma questa escrescenza si permette pure di scrivere? Se fossimo in un sistema più giusto questo Merdicelli non avrebbe neache il diritto di respirare...
Cmq mo che Zeman viene a Napoli davvero merita applausi e striscioni da tutto lo stadio. Grande uomo e degno avversario!

Offline Alex88

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Re:Zeman comunista
« Risposta #18 il: 08 Settembre, 2012, 03:01:33 am »

Starfred

R: Re:Zeman comunista
« Risposta #19 il: 08 Settembre, 2012, 03:12:10 am »
:rotfl: Perla, Petti, guardalo :look:

ti ringrazio, anche per me era una gag stupenda e assolutamente deprezzata :nono: