Il rimorchiatore galattico Nostromo sta facendo rotta verso la Terra riportando a casa il suo equipaggio che, però, viene improvvisamente risvegliato dal richiamo radio proveniente da un pianeta sconosciuto.Claustrofobico ma, soprattutto, (complice la colonna sonora scarna) cupo e desolante (in questo senso un'anticipazione del mood di Blade Runner). Regia funzionale alla suspance. Qualche inserto appare "weird" allo spettatore contemporaneo, ma si tratta della normale eredità di una fantascienza (uomo vs. alieno) che nei decenni precedenti aveva ostentato questa caratteristica.
Tacciato di mancanza di contenuti, ne offre almeno un paio: l'ovvia "xenofobia" (il diverso che prima è ospite parassita, poi abitante usurpatore), la riduzione della vita umana a forza lavoro (l'equipaggio del rimorchiatore è congelato e scongelato all'occorrenza, di fatto gli è impedito qualsiasi rapporto umano stabile).
Sul corpo unto dell'ancor giovane Sigourney Weaver, devo ammettere, si arratta.
Voto: ***1/2