A simbolo lo hanno eletto i tifosi, non mi pare che lui abbia mai detto di sentirsi tale o fatto proclami del genere. Andare a Parigi è stato un "back to reality", da sopravvalutato iperidolatrato messia del calcio a uno dei tanti in un gruppo che conta su gente del valore e del carisma di Ibra e T. Silva. Se poi aggiungiamo che a Napoli si esprimeva in un contesto di squadra organizzata mentre al Psg stanno ancora all'album delle figurine lo scenario è completo.
Simboli e difficile capire come si diventa, non è che i tifosi tutti assieme si mettono d'accordo e votano. C'era Marek, c'era Cannavaro (

), lui era il folletto che accendeva le partite, era argentino, era l'uomo giusto al momento giusto. Non è colpa sua né nostra, è capitato. Ma evidentemente non ha le spalle abbastanza larghe per reggere il peso di ciò che dovrebbe simboleggiare. Alla fine, pure Diego voleva scappare. Comunque, sono tutte cose marginali, di contorno. È andato via solo per i soldi.