Le telecronache in radio sono una delle cose più difficili da fare tra tutto ciò che riguarda il giornalismo.
Ve lo dice uno che in radio c'è stato molte volte, anche durante telecronache, e ci vogliono mesi di preparazione prima di approcciarsi anche lontanamente alla cosa. Par facile ma nun è accussì.
Per la spettacolarizzazione: prima il calcio era servizio pubblico della RAI, ora è show trasmesso anche in tivù commerciali, con tutti gli annessi e connessi, qui c'è la sottile differenza. E' il mercato.
E comunque, Cucchi emana mestiere ed esperienza da tutti i pori. E' una macchina. Davvero è inquadrato radiofonicamente una bellezza, impressionante.
Pardo è bravissimo in tutto, solo un pizzico buffone ma è bravo e si vede che ha fatto tanta gavetta. Foroni pure, anche se di lui apprezzo principalmente la capacità di trasmettere una passione vera per il calcio.
Per me la cosa triste è che un deficiente totale come Scanzi sia oramai considerato come l'unico baluardo del giornalismo sportivo di qualità, ed è emblematico, e francamente più importante e necessario di quattro stronzi che farfugliano descrizioni stentate al microfono.
Preferirei leggere un Gianni Clerici, un Antonio Ghirelli della mia età, piuttosto che vedere un nuovo "grande" della telecronaca.
Leggere una bella pagina sportiva non ha prezzo.