E' un perseguitato politico! Ce l'hanno tutti con lui.. sovversivi, toghe rosse, comunisti (chi sono e dove stanno non si capisce).. tutti a rincorrerlo per vie giudiziarie perverse da quando è entrato in politica..
Ehm.. peccato che non è proprio così
- Giusto per chiarire tutte le bugie dell'uomo politico che più fa scandalo (nel resto del mondo); e per capire realmente perché si è buttato in politica.
Da
Il Fatto Quotidiano, 24 nov 2009
Alfano che dice le bugie
Il ministro: “Nessuno ha mai spiegato perché le inchieste sul premier partono dal 1994â€. Forse perché iniziano anni prima.di Peter Gomez e Marco TravaglioIl ministro della Giustizia,
Angelino Alfano, minacciato di sfratto da
Silvio Berlusconi tre giorni fa in caso di mancata approvazione della legge che ammazza i suoi processi, comunica: “Nessuno è riuscito a rispondere alla domanda su come mai tutte le inchieste si sono concentrate su Berlusconi soltanto dal 1994 in poi, mai per fatti funzionali alla sua attività politica, ma per fatti che vanno dal 1994 a ritrosoâ€.
Caro ministro, le rispondiamo noi. Primo: le inchieste su Berlusconi e le sue aziende sono iniziate ben prima del ‘94. Secondo: i processi attualmente in corso per la corruzione di
Mills e per i fondi neri Mediaset riguardano reati successivi al ‘94 a ritroso, dunque nemmeno volendo i magistrati avrebbero potuto scoprirli e perseguirli prima che fossero commessi. Piccolo promemoria, a beneficio del cosiddetto Guardasigilli.
1979, 12 novembre. Massimo Maria Berruti, maggiore della Guardia di finanza, guida un’ispezione all’Edilnord Centri Residenziali e interroga Silvio Berlusconi su presunte irregolarità tributarie. Berlusconi, mentendo, sostiene di essere un “semplice consulente†Edilnord per la “progettazione e della direzione generale di Milano 2â€. Invece è il proprietario della società . Berruti si beve tutto, e chiude e chiude l’ispezione. Nel 1980 si congeda e poi diventa un consulente Fininvest.
1983. La Guardia di Finanza di Milano mette sotto controllo i telefoni di Berlusconi per un presunto traffico di droga. L’indagine sarà poi archiviata.
1984, 24 maggio.Il vicecapo dell’Ufficio Istruzione di Roma,
Renato Squillante, interroga Berlusconi, assistito dall’avvocato
Previti e imputato “ai sensi dell'articolo 1 della legge 15/12/69 n. 932†(interruzione di pubblico servizio) per antenne abusive sul Monte Cavo che interferiscono con le frequenze radio della Protezione civile e dell'aeroporto di Fiumicino. Gli imputati sono un centinaio. Ma Berlusconi nel 1985 è subito archiviato, gli altri nel ‘92: non potevano sapere che Squillante, Fininvest e Previti avevano conti comunicanti in Svizzera.
1984,16 ottobre. Tre pretori sequestrano gli impianti che consentono a Canale5, Italia 1 e Rete4 di trasmettere in contemporanea in tutt’Italia in spregio alla legge.
Craxi interviene con due “decreti Berlusconiâ€.
1988, 27 settembre. Berlusconi viene sentito dal pretore di Verona come parte offesa in un processo per diffamazione contro due giornalisti: “Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. Mai pagato la quota di iscrizioneâ€. Doppia bugia: si iscrisse nel 1978 (lo scandalo è del 1981) e pagò la quota. La Corte d’appello di Venezia spiega che è colpevole di falsa testimonianza, ma che il reato è coperto dall’amnistia del 1990.
1992, 4 maggio. Il pm
Antonio Di Pietro firma un decreto di “acquisizione di documenti†sugli appalti della Coge di Parma, partecipata da
Paolo Berlusconi. Il fascicolo è il 6380/91 su
Mario Chiesa che il 17 febbraio ha dato il via a Mani Pulite. In Tangentopoli la famiglia Berlusconi entra subito.
1992, 21 maggio.
Paolo Borsellino parla a due cronisti francesi di un’indagine in corso sui rapporti fra il boss
Mangano,
Dell’Utri e Berlusconi.
1992, 9 giugno. I giornali svelano che il dc
Maurizio Prada accusa la Fininvest di una tangente da 150 milioni alla Dc. Fininvest “smentisce categoricamenteâ€: solo sconti sugli spot. Anche il dc
Gianstefano Frigerio parla di 150 milioni dati da Paolo Berlusconi per la discarica di Cerro.
1992, 15 settembre.
Augusto Rezzonico, ex presidente delle Ferrovie Nord, racconta ai pm che in febbraio Dc e Psi hanno inserito nella legge sul codice della strada un emendamento per favorire la “Fininvest, unica depositaria del know how tecnico necessario†per il sistema di segnalazione elettronico “Auxilium†per le autostrade, “un business da 1.000 miliardiâ€. Poi aggiunge che il manager del gruppo
Sergio Roncucci “ringraziò per l’emendamento e mi confermò l’impegno della Fininvest a contribuzioni alla Dc per il piacere ricevutoâ€.
1992, dicembre.
Paolo Berlusconi indagato a Roma: avrebbe venduto immobili Edilnord a enti previdenziali a prezzi gonfiati in cambio di mazzette all’Ufficio tecnico erariale. Pagamenti per cui sarà poi considerato vittima di concussione.
1993, 15 gennaio. Paolo Berlusconi rinviato a giudizio con 34 persone i finanziamenti illeciti ai partiti legati alle discariche.
1993, 8 aprile.
Gianni Letta, interrogato da Di Pietro, ammette di aver finanziato illegalmente con 70 milioni il segretario Psdi
Antonio Cariglia: “La somma fu da me introdotta in una busta e consegnata tramite fattorinoâ€. Lo salva l’amnistia del 1990.
1993, 18 maggio. Arrestato per corruzione
Davide Giacalone,consulente del ministro delle Poste
Oscar Mammì per la legge sulle tv, e poi consulente Fininvest per 600 milioni. Verrà assolto e in parte prescritto.
1993, 18 giugno. Arrestato
Aldo Brancher, assistente di
Fedele Confalonieri, per 300 milioni dati al Psi e 300 a
Giovanni Marone, segretario del ministro della Sanità
Francesco De Lorenzo, in cambio di spot anti-Aids sulle reti Fininvest. Resterà tre mesi a San Vittore senz’aprire bocca. Poi diventerà deputato e viceministro.
1993, 23 giugno. Confalonieri e Brancher indagati a Milano per 300 milioni al Psi. I due usciranno indenni dall’inchiesta.
1993, settembre. La Procura di Torino indaga su un giro di false fatture nelle sponsorizzazioni sportive, che porterà al coinvolgimento di Publitalia e nel ‘95 all’arresto e alla condanna di Dell’Utri. Anche a Milano si scoprono fondi neri di Publitalia. Dell’Utri patteggerà la pena.
1993, 29 ottobre. Il pm romano
Maria Cordova, che indaga su tangenti al ministero delle Poste, chiede al gip
Augusta Iannini (moglie di
Bruno Vespa) l’arresto di
De Benedetti,
Galliani e Letta. Ma la Iannini arresta solo De Benedetti e si spoglia delle altre due posizioni perché relative a amici di famiglia. I due, poi assolti, restano a piede libero. 1993, 25 novembre. Craxi trasmette un memoriale ai pm: “Gruppi economici (…) hanno certamente finanziato o agevolato i partiti politici e, anche personalmente, esponenti della classe politica. Da Fiat a Olivetti, da Montedison a Fininvestâ€.
1993, 4 dicembre. La Procura di Torino raccoglie le confessioni del presidente del Torino Calcio,
Gianmauro Borsano, deputato Psi, travolto da un crac finanziario. Borsano dice che nel marzo ‘92 il vicepresidente del Milan, Galliani, gli versò 18 miliardi e mezzo più 10 miliardi in nero per il calciatore
Lentini. La Procura trasmette il fascicolo a Milano per falso in bilancio e il 22 febbraio ‘94 ascolta Borsano e altri protagonisti. Il pool mette così il naso nei conti esteri Fininvest.
1993, 14 dicembre. Arrestati a Torino il sindaco Pds e quattro assessori di Grugliasco per tangenti sul megacentro commerciale Le Gru, costruito dalle coop rosse e gestito dalla francese Trema e da Standa (Fininvest). La Procura indaga Brancher (poi archiviato) e convoca come teste Berlusconi, che si presenterà solo il 19 aprile ‘94, dopo aver vinto le elezioni.
1993, dicembre.
Salvatore Cancemi, primo boss pentito della Cupola,comincia a parlare al pm di Caltanissetta
Ilda Boccassini dei rapporti fra Berlusconi, Dell’Utri, mafia e stragi. 1993, 20 dicembre. Il procuratore Borrelli dice al Corriere: “Sappiamo che certe coincidenze possono provocare sconquassi, ma che possiamo farci? Quelli che si vogliono candidare si guardino dentro. Se sono puliti, vadano avanti tranquilli. Ma chi sa di avere scheletri nell’armadio, vergogne del passato, apra l’armadio e si tiri da parte prima che arriviamo noiâ€.
1994, 26 gennaio. Silvio Berlusconi annuncia in tv, con un videomessaggio, il suo ingresso in politica perché “questo è il paese che amoâ€. In privato, confida a
Montanelli e a
Biagi: “Se non entro in politica, finisco in galera e fallisco per debitiâ€.