A me nun me ne fotteva proprio. Ridevo e cantavo il coro. L'imbarazzo l'ho provato solo per quella povera zizzacchiona, Arista di maiala.

Cmq trovo l'indignazione verso i fischi all'inno di una banalità e di un pagliaccesco unici che solo in un paese bigotto del cazzo come il nostro si può provare. Si è parlato della vergogna dei fischi, ma è paradossale chiamarla vergogna in uno stato dove ogni giorno si consumano le più grande schifezze della società contemporanea. Ok c'è chi è morto per quell'inno ed è giusto che non venga fischiato, ma dato che l'inno rappresenta lo Stato, allora consideriamo anche chi è stato abbandonato da questo, nella miseria, nei debiti, nella povertà, nella lotta contro le mafie con il quale spesso lo Stato è andato a braccetto, e ha perfino ucciso innocenti per via della collusione mafiosa. Allora a quel punto diventa anche giusto fischiare l'inno come atto di protesta contro lo Stato.
Poi non accetto paternali da quei cretini bianconeri, che condividono il tifo al nord con i leghisti, che sul tricolore e l'inno ci sputano sempre. Fino a prova contraria l'unità d'italia non viene messa in dubbio a napoli (se non da quel cretino di Forgione), in Piemonte e nel nord dove risiedono almeno il 33% dei tifosi, c'è un partito che lo mette in dubbio. Quindi si tappassero quella fogna e non parlassero di coerenza.
Concludo con una costatazione.... in Italia a Milano si chiamano terroni i napoletani e ladroni i romani. A Roma si chiamano polentoni i milanesi e colerosi i napoletani, infine a Napoli si chiamano zingari i romani e polentoni i milanesi, e tutto questo nella vita di tutti i giorni, non nello sport..... e la gente si indigna per i fischi all'inno nazionale ??? Siamo un paese di pagliacci ......